Se si strappa una regola, si vada fino infondo

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Novembre 2, 2025

Maria Amelia Monti in "Strappo alla regola", credit @gianlucapantaleo
Maria Amelia Monti in "Strappo alla regola", credit @gianlucapantaleo

Il nuovo spettacolo scritto e diretto da Edoardo Erba unisce teatro e cinema in un unico spettacolo. Idea valida, ma non c'è un adeguato approfondimento dei caratteri

Uno “Strappo alla regola” è ciò che guida tutto lo spettacolo scritto e diretto da Edoardo Erba in scena al Teatro Manzoni fino al 9 novembre. Si chiama proprio così, Strappo alla regola, e la tradizione superata è quella di aver realizzato uno spettacolo ambientato contemporaneamente in una sala cinematografica, e nel film che qui è proiettato. Si fondono due linguaggi artistici in uno.  

Maria Amelia Monti, infatti, è Orietta, un personaggio secondario di un vecchio film dell’orrore di cinquant’anni prima trasmesso in una sala cinematografica deserta. Sta per essere raggiunta da un misterioso assassino, ma riesce inaspettatamente a sfuggirgli uscendo proprio da uno strappo dello schermo. Si ritrova nella sala cinematografica dove incontra Moira, Cristina Chinaglia, la maschera del cinema. Moira pensa di essere impazzita, ma deve ricredersi perché Orietta è realmente davanti a lei, è angosciata e le chiede aiuto, mentre intanto la storia del tentato omicidio nella villa in cui è girato il film prosegue. Tutto lo spettacolo si gioca quindi sui due livelli drammaturgici che coesistono: quello dal vivo, teatrale, e quello filmico, girato a Bellano, sul lago di Como, in una villa e anche, per una scena, nell’Orrido, una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda.

Nella pellicola Asia Argento, Marina Massironi, Sebastiano Somma sono i protagonisti del film, tra chi cerca di risolvere, raccontare, complicare il caso in atto, mentre la Monti-Orietta cerca di evitare di tornare a far parte del giallo. Ecco che nella conversazione tra le due donne in scena, tra ansie e timori reciproci  (una teme per la sua vita, seppur nel film, l’altra per il suo posto di lavoro se si dovrà sospendere la proiezione dato che la storia non sta proseguendo secondo il copione), si scoprono tematiche che vanno oltre il fatto stesso: la Chinaglia è una “femminista, ma molto femminile”, come l’ha definita la Monti. Si scontra con la mentalità più tradizionale della Monti che è nel cast di un film horror degli anni ’70 pur non sposandone gli ideali rivoluzionari del periodo.

Il tema di fondo, infatti, che guida il giallo, è la violenza sulle donne e la loro indipendenza sociale, nonchè e le diverse modalità di reazione al tema: chi lo comprende nella sua gravità e chi non vuole vederlo. Queste opposte posizioni creano poi lo sviluppo della vicenda. Un argomento molto importante, anche se tra pollai, in video, gatti neri, bambine sempre nel film, il clima è quello di un giallo a tinte sociali, ma pennellate com leggerezza, all’acqua di rose, molto domestico, fatto in casa: “abbiamo girato in 10 giorni un anno fa -spiega la Monti, che è propriodi Bellano-, creando una forte sintonia col territorio: la bimba è la figlia dell’estetista, il gatto nero è della figlia della maestra dell’asilo. Ci hanno prestato l’auto d’epoca che compare nel film, oltre alle galline”.

Per uno spettacolo che colpisce per la struttura drammaturgica, ma tende a giocare un po’ troppo sulla specificità che lo contraddistingue (teatro-cinema insieme) e trascura l’interpretazione dei personaggi nonché l’approfondimento delle parti: la trama è attaccata alla dinamica di realizzazione, i ruoli sono tutti macchiette predefinite. Sembra non esserci stato tempo per un investimento psicologico che avrebbe potuto dare allo svolgimento un’attrattività e un senso di gran lunga maggiore. Appare come uno spettacolo-gioco, necessiterebbe di più profondità e sfumature sia tecniche che recitative.

DURATA. 80 minuti senza intervallo

28 ottobre-9 novembre

INFO. Teatro Manzoni, via Manzoni 42, www.teatromanzoni.it, tel. 027636901

ORARI: feriali e 1 novembre ore 20,45 – domenica ore 15,30 sabato 8 novembre ore 15,30 e 20,45

BIGLIETTI Prestige € 37,00 – Poltronissima € 34,00 – Poltrona € 26,00 – Poltronissima under 26 anni € 18,00

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • Parco

    Propone piatti della tradizione culinaria giapponese. E’ un locale storico, nato nel 1998, tra i primi sushi bar milanesi a far apprezzare le specialità della cucina orientale, in una location accogliente e suggestiva dal gusto vintage.

    Indirizzo: Piazza Cavour, 7, 20121 Milano

    Telefono: 0229001875

    Website: https://parcosushicavour.it/

  • Swiss Corner

    E’ un locale abitualmente frequentato da molti lavoratori della zona e giovani. Offre aperitivo al tavolo con varie proposte tipiche ma buone (a parte le patatine anche piccoli panini, verdure e pizzette). Si può chiedere senza glutine o vegetariano.

    Indirizzo: Via Palestro, 2, 20121 Milano

    Telefono: 0276390698

    Website: https://www.swisscornermilano.it/

  • GERRY’S BAR NELL’HOTEL DE MILAN

    Il Grand Hotel et de Milan (tutti lo chiamano l’Hotel de Milan), si sa, è un salotto nel cuore di Milano. Riservato a chi ha preso una stanza nello storico albergo in cui alloggiava Giuseppe Verdi, certo, ma anche, grazie al suo Gerry’s Bar aperto alla Città, un ambiente perfetto per una tazza di tè, un aperitivo, spuntini leggeri durante tutta la giornata. E’ anche un pre o post-teatro aperto fino a tardi la sera. Ristrutturato di recente, mantiene il suo arredamento di pregio, pur non sacrificando la sua atmosfera unica. E’ il luogo ideale dove trovarsi nel caos cittadino per un momento di tranquillità. Per gruppi bisogna riservare una sala a parte.

    Indirizzo: via Alessandro Manzoni 29, 20121, Milano

    Telefono: 02723141

    Email: info@grandoteldemilan.it

    Website: https://www.grandhoteletdemilan.it/it

  • Armani Caffé e Ristorante

    Inaugurato nel 2000 a pochi metri dal Teatro Manzoni, in via Croce Rossa 2, lo spazio è stato rinnovato in tutte le sue aree ed è aperto dal mattino fino a sera tarda. Il personale è molto giovane, cortese e disponibile ad ogni ora per aiutare gli avventori nella vasta scelta di possibilità che il luogo offre, seppur con naturalezza. Al mattino, infatti, si preparano prime colazioni con dolci e pasticceria di produzione propria. Per continuare con una ricca scelta di piatti per un pranzo veloce, gustoso e ricercato (il menù è poi disponibile tutto il giorno, anche in orari non classici), e la sera l’Armani Caffè Ristorante è un luogo di ritrovo per l’aperitivo (con 7 euro si può gustare un buon vino accompagnato da olive verdi king size e mandorle salate, altrimenti per i gruppi si possono chiedere delle alzatine con finger food). Dopo le 19 il locale prosegue con la cena, di piatti di cucina italiana (linguine con le vongole, bottaarga e limone, 28 euro. O risotto ai funghi, 30). Ciò che davvero colpisce, a parte la qualità del servizio, è la famigliarità dell’ambiente, che è accogliente e frequentato da molti milanesi. Non è, come ci si potrebbe aspettare, un locale solo per “gente del mondo della moda” e turisti.

    Indirizzo: Via dei Giardini, 2, 20121 Milano

    Telefono: 0262312680

    Website: https://www.armani.com/it-it/experience/armani-restaurant/emporio-armani-caffe-ristorante-milan

  • Bar del Teatro Manzoni

    Dalla recente nomina di Ernesto Mauri come nuovo Presidente del Teatro (il Direttore rimane Alessandro Arnone) tutto lo stabile è stato valorizzato da migliorie diffuse da ogni parte. Il bar è stato ampiamente rinnovato: nuove proposte per trascorrere i momenti prima dello spettacolo in una atmosfera elegante e ospitale, degustando un aperitivo o assaporando un piatto. La gestione del bar è stata infatti affidata al Fioraio Bianchi Caffè, l’elegante ex fioraio di via Montebello 7. Una scelta di cibi che affonda le sue radici nelle tradizioni, reinterpretandole con sensibilità contemporanea (dalle ore 19.30 al prezzo di 15 € o 25 €). Dalla stagione 2022/23 è possibile acquistare le formule Eat & Drink pre-spettacolo anche online nell’ambito del processo di acquisto dei tuoi biglietti per lo spettacolo. Si seleziona lo spettacolo di proprio interesse, i posti in sala e poi dalla schermata di riepilogo si può aggiungere l’opzione Eat & Drink preferita. Si riceverà insieme ai biglietti dello spettacolo il coupon da presentare al Bar del Teatro per usufruire dell’aperitivo o cocktail rinforzato.

    Indirizzo: Via Alessandro Manzoni, 40, 20121 Milano

    Telefono: 348.8663820

    Email: banqueting@fioraiobianchicaffe.it

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