Un teatro di ampio respiro e di scelte raffinate: il Menotti ha presentato ieri la Stagione 2024-25
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Stagioni
Pubblicato Luglio 10, 2024
Il cartellone prende spunto dalla frase di Fabrizio De Andrè “tu prova ad avere un mondo nel cuore", riferita a Frank Dummer, il matto, uno dei personaggi emblematici di Spoon River. Un invito ad accogliere se stessi e gli altri nella libertà e la verità. Come succede tutte le sere in teatro.
Il Menotti ha preparato una stagione, presentata ieri, martedì 9 luglio nella sala di via Ciro Menotti 11, che mette in luce, attraverso gli spettacoli scelti, l’arte del teatro come un luogo “di scambio di energie tra platea e palcoscenico, dove le parole si trasformano in immagini, la musica si fonde col battito del cuore e la danza traccia confini impensabili”. Ecco un cartellone che trae spunto dalla frase di Fabrizio De Andrè “tu prova ad avere un mondo nel cuore”, riferita a Frank Dummer, il matto, uno dei personaggi emblematici di Spoon River: a 25 anni dalla scomparsa del cantautore genovese il Menotti si ispira alla sua figura libera e senza pregiudizi per “immaginare il teatro come luogo dove i cuori si aprono” come dice Emilio Russo, direttore della sala (Milanoateatro lo ha intervistato ieri, qui: “Il Teatro è l’unico posto dove non si brucia tutto in un attimo”: Emilio Russo direttore del Menotti svela il suo modo di concepire la sala: ricerca e accoglienza insieme – Milano a Teatro).
Ecco quindi che l’apertura di stagione è dedicata proprio a Fabrizio DeAndrè con L’amore scoppiò dappertutto (3-5 ottobre), ideato e diretto da Emilio Russo, interpretato da Laura Marinoni e con la riscrittura musicale di Alessandro Nidi per un quartetto dal forte impatto sonoro. Anche il 6 ottobre un omaggio musicale a De Andrè, con un concerto sinfonico-spettacolo in prima nazionale curato da Milano Classica, Faber, l’ultimo trovatore. Restando in campo di cantautori non poteva mancare un tributo anche a un altro grande, Giorgio Gaber, con la ripresa (28 e 29 ottobre) di Libertà obbligatoria, il secondo spettacolo dopo Far finta di essere sani (Premio Franco Enriquez 2022) del Progetto Gaber: con adattamento e regia di Emilio Russo, lo spettacolo vuole essere “leggero e profondo, ironico e emozionante”. La piccola orchestra Musica da Ripostiglio è accompagnata dalla voce della cantante Andrea Mirò con quella di Enrico Ballardini e la forza teatrale di Gianluigi Fogacci. Chiude l’ispirazione al Teatro Canzone lo spettacolo Nuova Balera Pizzigoni (20-25 maggio), che mescola musica dal vivo e danza in una storia di segreti, miseria e nobiltà di una sala da ballo. Musica anche dal’8 al 10 novembre con la prima assoluta con i Flamenco Sketches of Spain, un incontro tra la musica immortale di Miles Davis e la danza di Israel Galvàn, uno dei più grandi ballerini di Flamenco contemporaneo;
Le produzioni, di notevole livello internazionale, ma anche sempre di grande gradimento da parte del pubblico, rappresentano soprattutto l’incontro con due grandi protagonisti del teatro mondiale degli ultimi decenni: Peter Stein con il ritorno di Crisi di Nervi (21-26 gennaio), i tre atti unici di Anton Čechov che hanno incantato al Menotti nella scorsa stagione e in una lunga tournée nazionale e internazionale (ne abbiamo parlato qui: Attori e anti-eroi: al Menotti in prima nazionale il Checov diretto da Peter Stein – Milano a Teatro). Dello stesso teatro d’arte e di ricerca anche la novità assoluta Le nuvole di Amleto (6-11 maggio), in Prima Nazionale, di Eugenio Barba, in co-produzione con Odin Teatret ed Emilia-Romagna Teatro ERT: due maestri del teatro contemporaneo a confronto con autori immortali come Čechov e Shakespeare.
Il “bardo” è rivisitato anche da Valter Malosti, attore e regista dei Poemetti in una versione dal forte impatto emotivo. Ancora classici, questa volta del Novecento, rivisitati dalla follia e con le improvvisazioni di Paolo Rossi e la sua compagnia, con una sua personale versione di Questa sera si recita a soggetto, di Pirandello (18-23 febbraio), che si contrappone alla più rigorosa, ma non priva di spunti contemporanei, di Pensaci Giacomino (appena prima, 11-16 febbraio) con Pippo Pattavina. Entrambi gli spettacoli rendono omaggio al genio di Luigi Pirandello e alla sua universalità. Restando in Italia, non ci si stupisca se al Menotti Natale in casa Cupiello (28 gennaio-2 febbraio), di Eduardo de Filippo, è molto lontano dalle rappresentazioni che si trovano solitamente: la produzione di Teatri Associati di Napoli e Teatro Area Nord e Interno 5, per la regia di Luca Saccoia, è infatti riproposto con attori e marionette. A proposito di burattini immortali viene subito in mente Pinocchio (4-9 febbraio) rivisitato da Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori, ovvero il Teatro del Carretto, compagnia visionaria del nostro panorama teatrale. Visionario è anche il teatro danza dei “ballerini volanti” di NoGRAVITY con la loro ultima creazione Fellini’s Dreams (26 novembre-I dicembre).
Una buona parte della stagione è dedicata agli autori del Novecento, con le produzioni di Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg (3-13 aprile), di Tieffe Teatro, Teatro Quirino e Compagnia Moliere. In scena due attori di grande talento come Giampiero Ingrassia e Marinella Bargilli, per la regia di Emilio Russo, tra parole, musica e uno sguardo agli anni ’60. Autrice italiana è Michela Murgia, di cui Anna della Rosa, brava attrice, che studia a fondo i suoi personaggi, pota in scena Accabadora (18-23 maggio). Il teatro è fatto anche di storie che si raccontano per interpretare meglio il nostro presente. Tra gli attori autori che hanno meglio interpretato questa linea ci sono Ulderico Pesce e Marco Balliani. Pesce presenta (12-17 novembre) I sandali della Claps, mentre Balliani propone (25 febbraio-2 parzo), in prima milanese, il suo Rigoletto in collaborazione con il Teatro Regio di Parma. Con Danio Manfredini si parla (in data unica l’11 marzo) di Aushwitz nel nuovo monologo Senza nome, e, dal 13 al 16 marzo, il pluripremiato Cinema Cielo.
Il teatro di narrazione, nel senso della divulgazione scientifica, è rappresentato anche da Massimo Polidoro con il suo Il mistero di Darwin, produzione Tieffe Teatro che indaga il valore e le conseguenze straordinarie di uno dei più grandi e controversi scienziati di tutti i tempi. Il Teatro Menotti dedica anche quest’anno spazio alle tematiche sociali, affrontandole con interventi e azioni durante le stagioni teatrali. Come lo spettacolo Intorno al vuoto (15-18 maggio) che affronta in maniera diretta il tema doloroso dell’Alzheimer.
Info. Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Tel. 02-82873611. Mail. biglietetria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETETRIA: lunedì-sabato, ore 14-18.30. Nei giorni di spettacolo: lunedì-sabato, ore 19-20. Domenica: ore 14.30-16.