Papa Francesco incontra gli attori comici in Vaticano. Dal Pontefice una lezione di umiltà e un incoraggiamento: “l’umorismo intelligente genera empatia”
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Fuori sala, Interviste
Pubblicato Giugno 17, 2024
La testimonianza di Ippolita Baldini che ha partecipato all'incontro, e Milanoateatro ha potuto seguirlo in differita
Alle 6.45 bisognava trovarsi davanti all’ingresso del Palazzo Apostolico, accanto alla Basilica di San Pietro, sede anche dei Musei Vaticani in Vaticano: è venerdì 14 giugno 2024, Papa Francesco ha stabilito che, per la prima volta, riceverà i protagonisti del campo dello humor.
Lo definiscono così in Vaticano, humor. Dato il mondo ecclesiastico la parola è quella della lingua latina, humor, humoris, più che da humour in inglese. Di sicuro, tra orari e linguaggi, il clima è unico fin dalle premesse. “Ci mandavano le coordinate dell’incontro man mano con una mail che aveva in oggetto le parole Pope for humor -dice Ippolita Baldini, l’attrice comica che era tra i 150 da Italia, Europa, Inghilterra, Stati Uniti, Messico e Brasile che hanno partecipato al ritrovo lo scorso venerdì (Milanoateatro l’ha intervistata qui: Ippolita Baldini: dagli inizi al Teatro Verga, oggi Del Borgo, alle prossime puntate di ‘Only Fan’. Passando per nuovi progetti legati alla Fede, e non solo – Milano a Teatro)-. La mail arrivava direttamente dal Dicastero del Vaticano, che aveva chiesto in Italia e nel Mondo ai migliori agenti quali nomi invitare. Un’emozione forte essere chiamati a partecipare a un tale incontro: “certo, quando in aprile il mio agente mi avvisò che in maggio avrei ricevuto questa mail mi sono quasi commossa”. Ogni attore è andato a Roma a spese sue, e solo due giorni prima sono stati informati sulle indicazioni ultime.
“Dall’appuntamento alla porta del Palazzo Apostolico ci hanno accompagnato dove abbiamo incontrato il Papa (la Sala Clementina, n.d.r.) -continua Ippolita-. Erano tutti allibiti della convocazione così presto”: volavano già battute su questo, ma c’erano poche possibilità di trattare sugli orari anche per una categoria, gli attori, che, com’è noto, vive principalmente la notte e la mattina recupera. Del resto, appena prima, dalle 7.55 alle 8.15, Papa Francesco si era già trovato con José Maria Pereira Neves, il Presidente della Repubblica di Capo Verde. Un incontro di circa 20 minuti, come riferisce la Sala Stampa della Santa Sede, e, subito dopo la benedizione ai comici sarebbe partito per il G7 in Puglia (anche qui, prima volta per un Papa).
Forse se gli attori fossero stati informati della tabella di marcia del Pontefice si sarebbe cercato di trasformare in risata anche il fatto che per la prima volta incontrava loro e, solo poi, si sarebbe recato al primo G7 per il Vaticano: “eravamo tutti preda di un forte coinvolgimento -continua Ippolita-, e lo sfogavamo nella comicità”. Partivano battute a raffica. Probabilmente dev’essere stato un bello spettacolo anche il dietro le quinte dei migliori, o comunque i più noti, attori comici al Mondo prima dell’incontro col Papa: “Giovanni Storti, del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo, si è appostato affianco ad una Guardia Svizzera, molto più alta di lui”, racconta Ippolita. Tra battute e selfie il gruppo arriva nella sala Clementina. I posti erano assegnati solo nelle prime file, dove sedevano i volti più noti.
Attori come Lino Banfi, Raul Cremona, Carlo Verdone, Geppi Cucciari, Christian De Sica, fino a Jimmy Fallon (n.d.r. newyorkese classe 1974, è un attore conosciuto per il suo lavoro in televisione come presentatore del talk show The Tonight Show Starring Jimmy Fallon). Proprio lui ha contribuito a smorzare la tensione a modo suo: “quando eravamo tutti seduti nella sala e stavamo aspettando il Papa, ormai mancava poco -racconta Ippolita-, Fallon si è alzato subito dopo che i Cardinali avevano chiesto il silenzio, si è voltato verso di noi e ha esclamato ‘Good evening, ladies and gentleman!’ come se stesse per iniziare uno spettacolo lui!”.
Ritrovata la compostezza, ecco che il Pontefice entra: “ci ha voluto responsabilizzare -commenta Ippolita il mattino dopo l’incontro-. Io sono stata in tilt emotivo per tutto il giorno ieri: ci ha aperto gli occhi sull’importanza del nostro mestiere, che può far guardare i fatti in una nuova prospettiva nel momento in cui si tratta di una comicità basata sull’intelligenza”. Un ruolo importante quello dell’attore comico “perché l’umorismo genera empatia” ha detto il Papa. Al punto che “si può ridere anche di Dio: senza offenderlo e soprattutto senza mancare di rispetto ai più poveri”. E ha assegnato agli attori anche un compito: “aiutateci ad avere speranza, e vi prego di pregare per me. Ma -ha aggiunto con una battuta- a favore, con il sorriso”. Aldilà della Preghiera del buonumore di San Tommaso Moro, che ha citato il Pontefice e che poi è stata letta da Luciana Littizzetto, la forza di questo incontro è stata nella semplicità. Anche vedendo la registrazione della benedizione e, poi, dell’incontro di ciascun attore che ha potuto stringere le mani e offrire il suo saluto al Papa, ha colpito la forza e l’umiltà dell’uomo simbolo della Chiesa che, pur stanco nei suoi anni e appoggiato a un bastone, riesce a garantire la sua presenza in tutte le diverse circostanze che lo richiedono o che lui stesso crea.
Non era più importante la notorietà della persona che sfilava davanti al Papa (c’era anche Whoopi Goldberg, Oscar come migliore attrice non protagonista per Ghost, nomination al Golden Globe per Sister Act nel 1992 e vari altri successi fino ad oggi, co-protagonista nella serie TV The Stand, nel ruolo di Madre Abagail). Certo, qualcuno non ha resistito a comportarsi quantomeno da co-protagonista: chi ha raggiunto il Papa con il suo accompagnatore (ciascun attore poteva averne uno) facendosi filmare col cellulare. Chi ha portato doni anche ingombranti che venivano prontamente tolti di mezzo dalle esperte mani dei padri vicini al Papa, chi si soffermava troppo a lungo data la fila e mancando di rispetto al Pontefice anzitutto. Non ama che gli si baci l’anello o che ci si inginocchi davanti a lui: il Papa per primo ha richiesto semplicità e ha dato un esempio di profonda umiltà. “Mi aspettavo una cosa meno intima -conclude Ippolita-, invece è stato un abbraccio: mi porterò dietro questo incontro vocazionale per tutta la vita: mi conferma, mi incoraggia, ha dato valore alla mia scelta”.
4 commenti
Susy Greggio
Grazie per questa testimonianza. Si può davvero essere testimoni di bellezza e di Pace nel quotidiano e con le proprie capacità. ❤️
Marta Calcagno Baldini
grazie a Lei per questo messaggio!
Andrea Sacerdoti
Bel racconto , trasmette emozione…
Maria Grazia
Papa Francesco sempre insuperabile⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
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