Un’insensatezza ricca di significati
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Ciapa'l tram
Pubblicato Maggio 7, 2025

Allo Strehler la prima regia dello svizzero Christoph Marthaler in coproduzione con il Piccolo Teatro: 6 attori da varie nazioni europee interpretano la condizione umana in uno spettacolo simbolico e efficace
Il Vertice, che ha debuttato ieri sera al Piccolo Teatro Strehler, dove resta in cena fino all’11 maggio, è uno spettacolo voluto e diretto da Christoph Marthaler, che firma la sua prima regia per lo Stabile milanese: raramente è così importante soffermarsi sulla figura del regista per arrivare a capire tutto il lavoro, una coproduzione internazionale del Piccolo con il Théâtre Vidy-Lausanne e MC93 – Maison de la culture de Seine-Saint-Denis. Marthaler è svizzero (Zurigo, 1951), e, dopo studi musicali, frequenta a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecob. E autore di un teatro che si esprime attraverso il corpo, il gesto: la parola perde quasi del tutto il suo valore verbale. Attraverso questi elementi Marthaler usa il teatro per descrivere l’uomo a se stesso: lo spoglia da ogni possibilità di aggrapparsi a luoghi comuni e lo immerge nell’essenza della sua debolezza, dei suoi tentativi goffi di capire la vita.
Ecco infatti che Il Vertice è uno spettacolo tra l’ironico e l’acido, una specie di Aspettando Godot di Samuel Beckett scritto quasi 80 anni dopo: sei individui si ritrovano in una sorta di sala d’attesa collegata all’esterno con un montacarichi. Il motivo per cui siano tutti lì resta ignoto, e anche la loro identità. Lo spettacolo è un gioco di pazienza da parte del pubblico per capire cosa gli attori stiano effettivamente cercando di comunicare, ma la verità è che non ci sono verità da svelare se non l’apparente insensatezza che si sta svolgendo in scena. È proprio questa la metafora che Marthaler sembra voler significare attraverso lo spettacolo: l’inutilità e l’uguaglianza di tutti gli uomini nell’impegnarsi costantemente in scopi che alla fine sono relativi.

Ecco infatti che gli attori (Liliana Benini e Federica Fracassi, italiane, Charlotte Clamens, francese, Raphael Clamer, svizzero, Lukas Metzenbauer, tedesco, Graham F. Valentine, scozzese) provengono da varie nazioni e in scena parlano diverse lingue: la comprensione tra loro avviene e non, ma non sembra l’incomunicabilità verbale un problema. Ciò che li unisce è la loro pari condizione di fragilità e insensatezza: la vetta, nella scena di Duri Bischoff, si vede anche: spunta dal pavimento del rifugio come un masso. Eppure gli attori sono arrivati dall’alto con il montacarichi. Allora a che altezza ci troviamo esattamente? Marthaler vuole privarci di ogni riferimento, far crollare ogni certezza o supposizione di aver capito. E allora ecco che gli attori usano la pietra anche come fosse un masso termale, ci buttano acqua calda per far emergere le proprietà benefiche e si siedono intorno al vapore in asciugamano. Loro stessi paiono più vivere le sensazioni che recitarle: simboleggiano la propria fragilità e insensatezza come naturale e accettata.

Per uno spettacolo di grande abilità attoriale, in cui la sintonia è la chiave perchè tutto si svolga senza intoppi. Tra le varie lingue parlate in scena (italiano, inglese, francese, tedesco: ci sono i sovratitoli, ma non c’è una vera e propria trama da capire quindi si potrebbe anche solo ascoltare senza necessariamente intendere ciò che gli attori dicono), la parola diventa corpo e è una parte importante dell’azione scenica. In cui ogni elemento, tra scenografia, musica e attori, partecipa all’esistente senza capire come e perché. Come nella vita.
DURATA: 2 ore senza intervallo
Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi 1
INFO: 02-21126116 – www.piccoloteatro.org
ORARI: martedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.00.
PREZZI: platea 40 euro, balconata 32 euro
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
Bar del Piccolo Teatro Strehler
L’aperitivo è possibile. Il servizio è professionale, e si offrono anche panini e toast oltre alla combinazione vino, patatine e noccioline (6 euro). Il Teatro Strehler però non è il luogo migliore per godersi un aperitivo pre spettacolo. Essendo infatti il bar molto vicino alla sala, è possibile accedervi solo quando questa viene aperta al pubblico. Inoltre non ci sono tavolini con sedie, si può stare solo al bancone o su tavoli alti per appoggiare il bicchiere. Ad ogni modo siamo a due passi da Corso Garibaldi dove non manca la scelta di luoghi per aperitivo e cena.
Indirizzo: Largo Greppi, 1, 20121 Milano
Bistrot Degustazione alla Casa degli Artisti
Ospitalità perfetta al Bistrot “Degustazione” nella Casa degli Artisti: arriviamo tardi, senza prenotazione e a cucina quasi chiusa, ma si dimostrano comunque disponibili ad accoglierci. Prendiamo una buona tartar con un bicchiere di vino. Il locale è ampio, spazioso, con una parte in esterno. Esiste anche una terrazza dove si può mangiare, e il servizio è cortese, l’ambiente abbastanza famigliare, di persone che conoscono già il posto. Del resto il locale nasce in una struttura storica per Milano quale la Casa degli artisti, fondata nel 1908 come residenza per pittori e scultori e sovvenzionata dalla famiglia Bogani, mecenati milanesi. E’ poi diventata una casa occupata dagli anni ’70-’90 fino al restauro, voluto dal Comune e conclusosi nel fatidico febbraio2020. A causa del Covid 19 ha dovuto immediatamente richiudere: oggi per tutti, non solo per artisti, la Casa è un luogo d’incontro, e anche il Bistrot fa la sua parte per rendere la struttura accogliente sotto ogni punto di vista. La gestione è affidata a Future Fond, “affezionati al futuro”, impresa fondata da Lorenzo Castellini che “sviluppa progetti e reti in ottica di rigenerazione urbana”, in cui la campagna entra in città. Infatti, affacciato sul giardino pubblico Pippa Bacca, lo spazio “Degustazione” si distingue per il vivaio di erbe spontanee, aromatiche e officinali da ammirare e gustare sul posto. I tavoli all’aperto, sempre del Bistrot, valorizzano il fatto che la Casa degli Artisti sia un luogo di connessioni per tutti. Info. www.casadegliartisti.net, per prenotazioni via WhatsApp: 3427992990
Indirizzo: Corso Garibaldi 89/A o con ingresso da via Tommaso da Cazzaniga
Telefono: 3427992990
Website: https://degustazione.org
Dumpling Mywei
Perfetto se cercate un posto poco dispendioso, allegro, semplice ma curato nei dettagli (ad esempio è quasi perfettamente accessibile). Locale quindi piccolo ma completo, si trova davvero a pochi metri dalle gradinate che portano al Teatro Strehler. Prima, 8 anni fa, qui c’era solo un bar, gestione cinese. Da due anni e mezzo la stessa famiglia ha convertito la sala in una piccola ravioleria cinese — o dumpling bar, per dirla all’Inglese. Il nome fonde il termine cinese Meiwèi — il cui significato è “delizioso” — con l’espressione inglese My way, a modo mio. Un luogo gestito e frequentato da giovani, per gustare, prima o dopo spettacolo, ravioli cinesi freschi preparati secondo l’antica tradizione, ma ogni volta sempre diversi. Aperti tutti i giorni dalle 11:30 alle 15:30 e dalle 18:00 alle 23:30.
Pandenus Bistrot
Chissà se Ramazzotti ci è andato da quando il suo ex Resentin, il locale in via Mercato 24, è stato rilevato nel 2018 dalla società Hotel Pandenus, controllata a sua volta dalla holding Bretzel proprietaria del marchio fondato da Filippo Lecardane. Il Resentin aveva chiuso nel 2014, ma Ramazzotti era rimasto proprietario dei muri cedendo l’attività a Crocetta, il locale (di un suo amico) noto in città per i suoi veramente ottimi panini in corso di Porta Romana 67. Da quando la gestione è della catena che attualmente ha locali anche in Gae Aulenti, Melzi d’Eril, Largo La Foppa, piazza Vetra, corso Concordia e via Tadino, chiaramente ha perso un po’ dell’autenticità e del sapore del rapporto vero tra cliente e gestore. Si tratta più di un’amministrazione tecnica che sta molto, molto, troppo (?) attenta alle entrate più che a cercare una affiliazione con chi si reca nel locale. Al punto che, quando ci siamo andati, abbiamo perso ben due volte tempo a dimostrare che il gruppo non aveva intenzione di truffare il ristorante senza pagare alcune quote. Con foto e scannerizzazioni di scontrini, risalendo anche ad errori del locale (che una volta aveva stampato un prezzo superiore a quello effettivamente consumato) abbiamo dovuto dimostrare la nostra onestà di clienti. E perdipiu’ il controllo interno della sicurezza è totalmente assente: la seconda delle due sere in cui siamo andati al Pandenus di via Mercato una signora del nostro gruppo ha subito il furto della sua borsa. La gestione non ha dimostrato alcun interesse nell’aiutarla nella ricerca, ne’ si è assunta la minima responsabilità dell’accaduto. Come se il furto non fosse avvenuto nel loro locale. Ovviamente, data la sfiducia dimostrata verso di noi come ladri e, paradossalmente, il furto subito proprio da una persona del nostro gruppo, non torneremo mai più. Peccato, perché la cucina, che in via Mercato ha come chef Enrico Bartolini, propone buoni piatti di ricette tradizionali italiane. Compresa la pizza, il risotto giallo e pastasciutta di vario tipo. A prezzi che, tra l’altro, sono perfettamente nella norma per un locale del centro. Non viene neanche in mente di alzarsi senza pagare!
Indirizzo: via Mercato 24
Telefono: 028693391
Email: mercato@pandenus.it
Website: https://www.pandenus.it/it/store/pandenus-via-mercato-24/
Rovello18
E’ un locale che sfrutta il fatto che arrivino in prevalenza turisti stranieri. Noi, tutti milanesi o comunque abitanti a Milano, eravamo in quattordici per un pre-teatro (è molto vicino allo Strehler): abbiamo prenotato specificando che avremmo scelto antipasti o primi leggeri. Non abbiamo pagato alla romana: ho speso 20 euro per una ridicola porzione di minestrone freddo e due bicchieri di bianco. Allora: servizio veloce, cucina più che mediocre e soprattutto imbroglioni. Assurdo il prezzo pagato rispetto al piatto scelto e soprattutto alla irrisoria quantità che mi hanno servito (il corrispondente di un bicchier d’acqua pieno). La zona di Brera-Garibaldi è sempre più sgradevole per chi abita in città, troppo turistica.
Indirizzo: via Tivoli 2
Telefono: 0272093709
Email: rovello18@gmail.com
Website: https://www.rovello18.it/