A Teatro sotto Natale: occasioni moderne e nuove per riflettere sul Mondo

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Ciapa'l tram

Pubblicato Dicembre 18, 2024

Credit @francois_passerini

Luca Doninelli scrive per il Teatro Oscar la vita di Papa Roncalli e Montini, interpretate da Massimo Popolizio. Mentre al Piccolo la compagnia franco-spagnola Baro d'Evel ci porta a immmaginare una nuova armonia del creato

 “Secondo noi la città avrebbe bisogno di qualche momento di riflessione in più -sostiene Giacomo Poretti dal Teatro Oscar, in via Lattanzio 58/A, che dirige con Luca Doninelli e Gabriele Allievi (Milanoateatro li ha intervistati qui: Teatro Oscar: un cartellone che parla d’Altro, e va all’essenza. “Siamo in un momento di emergenza spirituale, c’è un deficit di domanda intimista e di ricerca di profondità” – Milano a Teatro)-. Quello che il teatro può dare: siamo troppo affascinati da ciò che abbiamo. L’arte ti aiuta a fermarti sul senso delle cose”. Un punto di vista che invita alla riflessione e che rende il Teatro Oscar ormai un luogo di incontro per la profondità delle tematiche che solleva, spesso anche con un tono intelligentemente ironico.

Domani, 19 dicembre, magari non dominerà l’ironia, ma di certo la scorrevolezza, a capacità e il coinvolgimento con Due uomini. Roncalli e Montini alla prova del tempo, spettacolo di Luca Doninelli interpretato da Massimo Popolizio e accompagnato dal violoncello di Giovanna Famulari. Ottimo clima in preparazione ad un Natale vissuto coscientemente e non solo come momento mondano.

Si raccontano i due papi, Angelo Roncalli e Gian Battista Montini: il primo, uomo mite ma con le idee ben chiare, passò la maggior parte della vita non nella cura delle anime ma nelle beghe della diplomazia vaticana, in Bulgaria, Turchia e Francia. Uomo deciso, più ambizioso di quanto appaia, ma con un pensiero che si porterà dietro per tutta la vita: che la Carità non è anche un metodo valido per gestire il rapporto tra il mondo moderno e la millenaria dottrina della Chiesa. Montini, ricco di nascita, figlio di una delle famiglie più in vista di Brescia, dotato di grande intelligenza ma anche di un carattere schivo e – almeno all’apparenza – poco sicuro di sé,  mostra la sua fragilità, la sua difficoltà in un mondo che (il ’68, la Guerra in Vietnam, il terrorismo) diventa ogni giorno più difficile da leggere, le parole più ardue da trovare. La sua unica vera compagna sarà la sua Fede.

Popolizio riuscirà a illuminare entrambe le figure individuando in loro “la luce della fede”, ovvero quella capacità che infondo risulta realizzata da una persona umana, con una energia vitale che viene da dentro di noi e che possiamo chiamare Dio (info. Giovedì 19 dicembre, ore 20.30, www.oscar-desidera.it, info@oscar-desidera.it, Tel. 334-85410049).

Massimo Popolizio, credit @GiuseppeDiStefano
Massimo Popolizio, credit @GiuseppeDiStefano

Anche il Piccolo Teatro Strehler sembra voglia invitare il suo pubblico alla riflessione, e dal 27 dicembre al 4 gennaio propone in prima nazionale Falaise, della compagnia franco-catalana Baro d’evel che ha per sottotitolo Spettacolo in bianco e nero per otto umani, un cavallo e dei piccioni: in prima nazionale il lavoro, che arriva a Milano con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e Institut français Italia, invita a una nuova complicità tra uomini e animali. Una performance di acrobazie, danza, recitazione e musica che ha per protagonisti, oltre ad otto attori-performer-ballerini, anche, come indica appunto il titolo, un cavallo e otto piccioni.

"Falaise", una scena, credit @francois_passerini
“Falaise”, una scena, credit @francois_passerini

Falaise significa scogliera: e qui è idealmente ambientato il mondo che propongono i Baro d’evel: un’estenza basata su nuove prospettive e equilibri. I codici del circo tradizionale vengono ribaltati con poesia e umorismo, dando vita a spettacoli, onirici che intrecciano e sovrappongono movimento, acrobatica, musica e parola. Per “uno spettacolo visivamente sorprendente che mette in discussione il presente del mondo e dell’umanità”. Invitando a una nuova ricerca di armonia (Consigliato a partire dagli 8 anni. Orari: giovedì e sabato, ore 19.30; venerdì ore 20.30; domenica, ore 16. Mercoledì 31 dicembre, ore 16. Durata: 100 minuti senza intervallo. Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org).

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