Tra ‘L’incendio di via Keplero’ e ‘La leggenda del santo bevitore’ al Parenti vanno in scena due spettacoli storici. O superati?

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Febbraio 10, 2023

Al Franco Parenti abbiamo due riproposizioni di spettacoli che ne hanno fatto la storia. E' bello che uno stabile mantenga in vita le proprie regie. Forse, però, il lavoro per attualizzarle potrebbe essere più significativo

Al Teatro Franco Parenti sono in scena due produzioni storiche per le sale dirette da Andree Ruth Shammah: “L’incendio di via Keplero”, dal testo di Carlo Emilio Gadda, fino al 5 febbraio, e “La leggenda del santo bevitore”, di Joseph Roth appena prorogato fino al 19 febbraio (invece che fino al 12). Il primo lavoro è del 1996, con Anna Nogara regista e unica attrice accompagnata dagli interventi sonori di Marco Scazzetta: con un abito in velluto rosso e uno spazio scenico diviso a metà dal pubblico, che forma solo un piccolo corridoio tra la zona per gli strumenti musicali di Scazzetta e quella recitativa, la Nogara racconta una sera di Ferragosto, quando nel palazzo di via Nogara a Milano scoppia un incendio. Attrice diplomata al Piccolo, classe 1936, la Nogara ha lavorato con registi come Strehler e Ronconi oltre alla Shammah. Parola e musica le protagoniste: è grazie al testo di Gadda, infatti, rafforzato dai suoni, che il scendere animato per le scale di ogni condomino nella notte di Ferragosto appare o quasi agli spettatori. Il dialetto milanese non è ciò che rende di difficile comprensione ogni passaggio: la recitazione della Nogara in certi punti è poco chiara

“Il racconto dell’incendio di via Keplero”, credit @Teatro ranco Parenti

Meglio abbandonarsi al momento e immergersi nella confusione e il panico che comunque sono i primi elementi che emergono in un incendio: una bambina neonata salvata all’ultimo da un vicino di casa con il suo gallo rimasto in gabbia. Le donne spettinate e mezze nude a correre giù dalle scale, il poeta latinoamericano, l’ex garibaldino del V piano… ognuno è una figura raccontata con due tratti eppure parte di quella milanesità data anche dal non essere nati sotto la Madonnina, ma di aver scelto, per necessità o volontà, di viverci (info: durata: 1 ora e 10 minuti. ORARI: martedì 24 Gennaio h 20:15; mercoledì 25 Gennaio h 20:00; giovedì 26 Gennaio h 20:15; venerdì 27 Gennaio h 19:00; sabato 28 Gennaio h 19:00; domenica 29 Gennaio h 16:45; martedì 31 Gennaio h 20:15; mercoledì 1 Febbraio h 20:00; giovedì 2 Febbraio h 20:15; venerdì 3 Febbraio h 19:00; sabato 4 Febbraio h 19:00; domenica 5 Febbraio h 16:45. PREZZI: POSTO UNICO intero 22€ + 1,50€ quota energia; under26/over65 19€; convenzioni 19€).

Ci spostiamo da Milano a Parigi per “La leggenda del santo bevitore”, con un Carlo Cecchi protagonista (al posto di Piero Mazzarella, per cui lo spettacolo era stato originariamente pensato) e la regia della Shammah: la storia è semplicemente quella delle occasioni di rinascita continuamente perdute dall’alcolizzato protagonista. Tra benefattori e colpi di fortuna, ogni volta si riduce senza quattrini sempre per aver ceduto alla bottiglia. 

Lo spettacolo si svolge tutto al bancone di un bar (scene di Gianmaurizio Fercioni), con Giovanni Lucini nel ruolo del barista che quasi mai apre bocca: deve solo ascoltare Cecchi e servire da bere. Anche per questo immobilismo persistente lo spettacolo non rende i temi trattati, come la dipendenza, l’ostinità nel rovinarsi e l’ingenuità del debole, con la necessaria efficacia: risulta monotono, lento e poco significativo. Anche per certe “trovate” come la ragazza, Roberta Rovelli, che, seduta in scena legge il romanzo da cui trae ispirazione la drammaturgia.

Info: orari: martedì 24 Gennaio h 20:30; mercoledì 25 Gennaio h 19:15; giovedì 26 Gennaio h 20:30; venerdì 27 Gennaio h 19:15; sabato 28 Gennaio h 19:15; domenica 29 Gennaio h 15:45; martedì 31 Gennaio h 20:30; mercoledì 1 Febbraio h 19:15; giovedì 2 Febbraio h 20:30; venerdì 3 Febbraio h 19:15; sabato 4 Febbraio h 19:15; domenica 5 Febbraio h 15:45; martedì 7 Febbraio h 20:30; mercoledì 8 Febbraio h 19:15; giovedì 9 Febbraio h 20:30; venerdì 10 Febbraio h 19:15; sabato 11 Febbraio h 19:15; domenica 12 Febbraio h 15:45. PREZZI PRIMO SETTORE (file A–F) intero 30€ SECONDO SETTORE (file G–S) intero 22€; under26/over65 15€; convenzioni 18€ GALLERIA (file T–ZZ) intero 18€; under26/over65 15€; ; convenzioni 15€

Info. via Pier Lombardo 14, tel. 02-59995206, www.teatrofrancoparenti.itbiglietteria@teatrofrancoparenti.it 

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • VINO Enoteca con mescita

    Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.

    Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano

    Telefono: 0228098239

    Website: https://www.enotecavinomilano.it/

  • Parenti Bistrot

    Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come   Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).

    Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano

    Telefono: 393440101739

    Email: prenotazioni@gudmilano.com

  • Ten Restaurant

    il ristorante di cucina tirolese. Lo consigliamo perchè è molto amato dagli attori dopo lo spettacolo, potresete quindi ritrovarli lì. E’ uno spazio ampio in cui gustare pizze, salsicce e birre. Lo stile è inconfondibilmente quello bavarese con boccali di ceramica e tavoli di legno.

    Indirizzo: Via Tito Livio, 4, 20137 Milano

    Telefono: 0254072997

    Website: https://tenrestaurants.com/ten-milano-tito-livio/

  • BBQ

    Da sempre a conduzione famigliare (lui milanese lei di origini argentine), questo ristorante insieme rustico e raffinato punta tutto sulla carne: filetto, tagliata, fiorentina, chateaubriand, tartar per citare i piatti imperdibili, sia per il sapore che per l’ottima qualità. Tra ottimi vini, si trova anche la cerveza Quilmes o la Buenos Aires, mentre, tra le pregiate carni perlopiù italiane, non manca l’entrecote di manzo argentino “Rioplatense”. In menù da assaggiare anche il Salame di Varzi (12 euro), o le tagliate (22 euro, 48 quella “All’antica”, per due persone), come i filetti (27 euro).

    Indirizzo: via Pasquale Sottocorno 5, Milano

    Telefono: 0276003571

    Website: https://ristorantebbqmilano.it/il-menu/

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