Tentazioni e distrazioni sulla via della Fede

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Maggio 17, 2023

Ippolita Badini in scena, credit @IppolitaBaldini
Ippolita Badini in scena, credit @IppolitaBaldini

Al Teatro della Cooperativa l'ultima produzione dell'attrice milanese, che si mette a nudo con ironica e scanzonata sincerità

Si può parlare di tutto, ciò che conta è come si esprimono i concetti. E Ippolita Baldini, classe 1982, diplomata alla Silvio D’Amico e con vari lavori alle spalle di teatro e cinema (è, ad esempio, la “Dodi” in “Benvenuti al Nord” di Luca Miniero) nel suo spettacolo Una marchesa ad Assisi (da lei scritto, con la collaborazione di Emanuele Aldrovandi) e interpretato, per la regia di Camilla Brison, tocca argomenti che potrebbero anche risultare ostili.

Fino al 21 maggio al Teatro della Cooperativa (che lo produce) in via Hermada 8 a Niguarda, infatti, si parte dalla pressione famigliare che stringe l’artista nelle maglie del perbenismo e del bon ton e che vede come un’allucinata stravaganza quella di voler diventare un’attrice, fino all’ancora più strabiliante colpo di scena che sempre l’Ippolita crea in casa abbracciando la sua vocazione religiosa. Alla faccia di tutte le migliori previsioni di matrimoni altolocati. Avevamo lasciato la povera madre-Marchesa, spalla comica sempre interpretata dalla Baldini, con una figlia single nella prima produzione della Baldini, “Mia mamma è una Marchesa” (monologo già finalista al Roma Fringe Festival nel 2015): qui, continuando a cercare il suo futuro, Ippolita non trova l’aitante nobile da portare all’altare, ma un percorso di Fede.

Non c’è certo da aspettarsi uno spettacolo dottrinale, mi raccomando: nella ricerca della Baldini si incontrano preti illuminati, ma anche le classiche figure “da oratorio”, da “viva il parroco”, che l’Ippolita deve affrontare e che inizialmente non riesce a capire. Si ride nella descrizione reale e caricaturale delle situazioni di convivialità un po’ patetica che si ritrovano nelle adunate all’ombra dei campanili. Si ride anche nei cammini zaino in spalla dietro al prete, e soste in cerchio con la chitarra. Ma ci si commuove anche, ad esempio nella riproduzione, subito a inizio spettacolo, della donna (Matteo 9, 20-22) che soffriva di emorragia e voleva toccare una frangia del mantello di Gesù. Insomma, per trovare se stessi si fatica: prima gli ostacoli per dimostrare alla madre che le proprie scelte di vita professionale erano consone a lei ben più di un matrimonio ideale, e ora anche i mondi diversi e intimamente parte della vita di Fede che si è deciso di intraprendere. Per uno spettacolo che, anche in questa specificità di temi, e sa veramente toccare a fondo nell’animo di tutti: perché l’argomento che li raccoglie è la fragilità umana, e la Baldini sa esprimerla con toccante verità e ironica verità.

INFO: via privata Hermada 8 – Milano – info e prenotazioni – Tel. 02 6420761 info@teatrodellacooperativa.it – www.teatrodellacooperativa.it

ORARI: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00, giovedì ore 19:30

domenica ore 17:00, lunedì riposo

BIGLIETTI: intero 18 € – riduzioni convenzionati 15 € – under 27 10 € – over 65 9 €, giovedì biglietto unico 10 €, diritto di prenotazione 1 € (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • Scott Joplin Pub

    Propone ottime birre artigianali provenienti da Italia e Europa. La cucina offre come specialità gli arrosticini abruzzesi: autentici, di filetto o fegato di pecora o di pollo (1 euro o 1.50 l’uno), minimo serviti nel numero di 10. Si trovano anche panini di vario tipo e taglieri di salumi e/o formaggi. Non è ‘ideale per i vegetariani, per gli altri è una buona soluzione per il prima e dopo teatro.

    Indirizzo: Via Val di Ledro, 11, 20162 Milano

    Website: https://www.scottjoplin.it

  • “Il Gatto e la Volpe”

    “Il Gatto e la Volpe” non è un nome che rispecchia veramente il ristorante in via Paolucci di Calboli Fulcieri 4: nulla della calcolata falsità dei due personaggi che circuiscono Pinocchio nella favola di Collodi rispecchia la sala nel quartiere di Niguarda. Lo dimostra l’affluenza di persone, quotidiana, che riempie il locale da sempre a gestione famigliare. Nel 2000 è subentrata quella attuale, di Matteo, giovane e motivato: “ma quella precedente a cui sono subentrato era qui dagli anni ’90 e io già ero un fedele frequentatore del locale, ci conosciamo”. Buona la pizza, ben cotto il risotto anche se per tanti e immancabile la specialità: il tiramisù. Prezzi nella norma e servizio veramente accogliente e professionale.

    Indirizzo: Via Paolucci di Calboli Fulcieri 4

    Telefono: 02661003328

    Email: ilgattoelavolpe@yahoo.it

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