Sul Naviglio Grande il Teatro Alta Luce, per chi non smette mai di tentare di volare

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Ottobre 17, 2022

Un teatro nato dalla passione della sua fondatrice, Elizabeth Annable, quarantenne di origini inglesi esperta di camminate. Sul Naviglio Grande nel 2012 ha fondato Alta Luce Teatro, dove "la fatica viene ricompensata da magnifiche viste", come sui monti.

Un teatro che forse ancora non tutti conoscono, ma che si distingue per il coraggio e la fantasia: da 80 posti circa, sempre modulabile a seconda delle esigenze sceniche, sull’Alzaia Naviglio Grande 190. Qui Elizabeth Annable, quarantenne milanese con origini inglesi, ha fondato e aperto nel 2012 la sua sala, AltaLuceTeatro: diplomata all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano e con una specializzazione, nel 2011, alla Royal Academy of Dramatic Arts (RADA) di Londra in Contemporary Drama, prima (nel 2009) non si era fatta mancare anche una laurea quinquennale in Economia delle Arti, Cultura e Comunicazioni alla Bocconi.

Appassionata di corsa e di alpinismo, la Annable riflette molto di sé nella sua sala: il nome stesso si ispira alla punta Alta Luce in Val di Gressoney, luogo panoramico a 3184 metri. Spazio di ispirazione e ricco di storie, esattamente come vuole essere AltaLuceTeatro, “che propone un modello teatrale che ha molto in comune con la montagna. Proprio come nel cammino -scrive la Annable- a teatro ci si scopre e si scopre passo dopo passo, e la fatica viene sempre ricompensata dalle magnifiche viste in cui ci si trova immersi.” Una sala per veri sognatori quindi? Forse sì, anche vedendo il titolo della stagione che sta per partire: “Pur tenti di volare”, un cartellone con 11 spettacoli da ottobre 2022 a maggio 2023, di cui due sono produzioni di Alta Luce Teatro. Non c’è un vero tema guida rispetto ai contenuti degli spettacoli scelti, ma si propone “una polifonia, una moltitudine di corpi e voci che cerchino di capire chi siamo, cosa pensiamo, quali siano i nostri valori”. Ecco quindi che il 7 ottobre si parte con I Libri di Oz, recital di Chiara Lagani, un ritorno sul palco di AltaLuce. I testi di Frank Baum scritti dopo il “Mago di Oz”, tradotti dalla stessa Lagani per I Millenni di Einaudi, sono lo spirito d’ispirazione dello spettacolo (paesaggio sonoro e cura del suono di Mirto Baliani, animazioni video e regia di Luigi De Angelis, produzione Elastica, E / Fanny & Alexander).

I romanzi sono ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi. Il recital percorre idealmente, attraverso la voce di Chiara Lagani, lo spirito del ciclo dei libri di Oz, passando da un romanzo all’altro come se fossero i capitoli di un’unica grande storia, fra comicità, paura e malinconia, attivando da sempre una misteriosa complicità con gli spettatori di ogni età. Sarebbe Stato Interessante, 21 e 22 ottobre, secondo appuntamento della stagione, vede sul palco Matilde Facheris ed è un viaggio tragicomico tra il desiderio di maternità e il mistero della creazione, anche artistica. A dicembre (16 e17) sembra di grande interesse “I segreti di Milano”, uno spettacolo-jam session tra musica e parole, che saranno nientemeno che quelle di Giovanni Testori: con Pasquale di Filippo, Silvia Giulia Mendola e Giuseppe Sartori per la regia di Silvia Giulia Mendola e le musiche originali e dal vivo di Michele Fagnani e Alessandro Rossi, lo spettacolo propone un’insolita Milano anni ’50-’60. Tra le strade, le periferie, i quartieri popolari, le osterie, la nebbia, i bar, le palestre e le balere, il capoluogo lombardo pullula della vitalità degli anni del boom economico, a cavallo tra il 1950 e il 1960. A febbraio una delle due produzioni di AltaLuce, Grasse Matinée che mescola leggerezza e profondità, vita e morte, in una dimensione surreale dove solo il teatro può avventurarsi. In scena Elizabeth Annable e Maria Carolina Nardino. A marzo due monologhi abiteranno gli spazi di AltaLuce: Monica Faggiani, protagonista e autrice di AAA cercasi…, con disincanto e sguardo lucido ci racconta come sia inutile e dannoso inseguire l’ideale della mamma perfetta; mentre Michele Sinisi in Laudato sì si confronterà con Il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. Ad aprile è la volta dell’altra produzione di AltaLuce: Di morte e di altre idiozie di Silvia Beillard che attraverso il dialogo comico e surreale tra due donne, Elizabeth Annable e Cinzia Brugnola, ci farà scoprire qualcosa di più sulla morte e sul senso dell’esistenza. Infine, la stagione si conclude a maggio con Federica Bognetti, autrice e creatrice dello spettacolo Diario di un’attrice alla ricerca di momenti di essere che farà rivivere il genio di Virginia Woolf.

Info. www.altaluceteatro.com, Alzaia Naviglio Grande 190 – 20144 Milano

Tel. 348/7076093. Mail: alt@altaluceteatro.com

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