Ragazzi irresistibili? l’amarezza dell’età che avanza prevale al Piccolo
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Gennaio 21, 2024
Va in scena la sfida tra Branciaroli e Orsini diretti da Popolizio
La scenografia, di Maurizio Balò, si apre su una camera da letto. Solo poi si scoprirà che è la stanza di un albergo: come spie ci si introduce nell’intimo vivere di Willy Clark, Franco Branciaroli, 75 anni. Da ex attore, di varietà, ha mantenuto tutte le caratteristiche intrinseche di quasi tutti gi esponenti di questa categoria: egocentrico e in cerca di pubblico, nonché di quell’approvazione esterna che potrebbe aiutarlo ad amarsi un pochino. La televisione accesa gioca un ruolo importante in questa solitudine: è ignorata ma indispensabile. Bussano alla porta: con difficoltà, che sarà una costante ogni volta durante i 120 minuti di spettacolo, Branciaroli-Clark apre. È il nipote, Ben Silverman, Flavio Francucci, una volta alla settimana va a trovare lo zio, ma non propriamente per fargli compagnia: Clarck si ostina ad utilizzare Ben anche come agente, pretendendo da lui ruoli da interpretare.
Al Piccolo Teatro Strehler è in scena, fino al 21 gennaio, I ragazzi irresistibili, commedia scritta da Neil Simon (New York, 1927-2018) per il teatro, e che lui stesso adatta come sceneggiatura per il film omonimo del 1975 vincitore un Premio Oscar. La regia, di Massimo Popolizio, evidenzia i rapporti umani soprattutto in relazione con l’età (che avanza): quando il nipote entra in stanza, quel giorno, ha una notizia apparentemente buona: ha trovato un ruolo per lui. Ma dovrà recitare con Al Lewis (Umberto Orsini), suo socio e compagno di lavoro per anni, con cui hanno cavalcato il successo nel teatro comico ma litigando continuamente e con cui il rapporto si sarebbe chiuso malamente.
Premessa necessaria per entrare nel vivo dello spettacolo vero e proprio. Lewsis-Orsini, 90 anni, è arrivato proprio ora alla pensione per iniziare le prove. Il teatro si può fare ovunque, e una camera d’albergo è più che sufficiente per riportare alla memoria vecchi successi, non fosse per le antiche rivalità che tornano a galla con in più l’astio e la chiusura che maturano con l’età.
Per uno spettacolo che è una interessante prova d’attore tra i due protagonisti, ma anche nelle figure di contorno come la infermiera, Chiara Stoppa, che viene assunta per gli ultimi giorni di Clark nella pensione.
L’amarezza che lascia questo lavoro è implicita e probabilmente inevitabile data l’età dei protagonisti. Seppur in uno spettacolo ritmato e vario, infatti, la melanconia aleggia in ogni scena: il senso ultimo de I ragazzi irresistibili, infatti, è di rappresentare molto esplicitamente, la difficoltà con cui l’uomo accetta l’avanzare degli anni e, soprattutto, a quali figure si predispone incosapevolmente pur di continuare a sentirsi vivo.
16-21 gennaio
Durata: 120 minuti compreso intervallo
Info: Piccolo Teatro Strehler, largo Greppi – M2 Lanza.
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
Bar del Piccolo Teatro Strehler
L’aperitivo è possibile. Il servizio è professionale, e si offrono anche panini e toast oltre alla combinazione vino, patatine e noccioline (6 euro). Il Teatro Strehler però non è il luogo migliore per godersi un aperitivo pre spettacolo. Essendo infatti il bar molto vicino alla sala, è possibile accedervi solo quando questa viene aperta al pubblico. Inoltre non ci sono tavolini con sedie, si può stare solo al bancone o su tavoli alti per appoggiare il bicchiere. Ad ogni modo siamo a due passi da Corso Garibaldi dove non manca la scelta di luoghi per aperitivo e cena.
Indirizzo: Largo Greppi, 1, 20121 Milano
Bistrot Degustazione alla Casa degli Artisti
Ospitalità perfetta al Bistrot “Degustazione” nella Casa degli Artisti: arriviamo tardi, senza prenotazione e a cucina quasi chiusa, ma si dimostrano comunque disponibili ad accoglierci. Prendiamo una buona tartar con un bicchiere di vino. Il locale è ampio, spazioso, con una parte in esterno. Esiste anche una terrazza dove si può mangiare, e il servizio è cortese, l’ambiente abbastanza famigliare, di persone che conoscono già il posto. Del resto il locale nasce in una struttura storica per Milano quale la Casa degli artisti, fondata nel 1908 come residenza per pittori e scultori e sovvenzionata dalla famiglia Bogani, mecenati milanesi. E’ poi diventata una casa occupata dagli anni ’70-’90 fino al restauro, voluto dal Comune e conclusosi nel fatidico febbraio2020. A causa del Covid 19 ha dovuto immediatamente richiudere: oggi per tutti, non solo per artisti, la Casa è un luogo d’incontro, e anche il Bistrot fa la sua parte per rendere la struttura accogliente sotto ogni punto di vista. La gestione è affidata a Future Fond, “affezionati al futuro”, impresa fondata da Lorenzo Castellini che “sviluppa progetti e reti in ottica di rigenerazione urbana”, in cui la campagna entra in città. Infatti, affacciato sul giardino pubblico Pippa Bacca, lo spazio “Degustazione” si distingue per il vivaio di erbe spontanee, aromatiche e officinali da ammirare e gustare sul posto. I tavoli all’aperto, sempre del Bistrot, valorizzano il fatto che la Casa degli Artisti sia un luogo di connessioni per tutti. Info. www.casadegliartisti.net, per prenotazioni via WhatsApp: 3427992990
Indirizzo: Corso Garibaldi 89/A o con ingresso da via Tommaso da Cazzaniga
Telefono: 3427992990
Website: https://degustazione.org
Dumpling Mywei
Perfetto se cercate un posto poco dispendioso, allegro, semplice ma curato nei dettagli (ad esempio è quasi perfettamente accessibile). Locale quindi piccolo ma completo, si trova davvero a pochi metri dalle gradinate che portano al Teatro Strehler. Prima, 8 anni fa, qui c’era solo un bar, gestione cinese. Da due anni e mezzo la stessa famiglia ha convertito la sala in una piccola ravioleria cinese — o dumpling bar, per dirla all’Inglese. Il nome fonde il termine cinese Meiwèi — il cui significato è “delizioso” — con l’espressione inglese My way, a modo mio. Un luogo gestito e frequentato da giovani, per gustare, prima o dopo spettacolo, ravioli cinesi freschi preparati secondo l’antica tradizione, ma ogni volta sempre diversi. Aperti tutti i giorni dalle 11:30 alle 15:30 e dalle 18:00 alle 23:30.
La Libera
Nel 1979 Italo Manca, ex marinaio di lungo corso, sempre elegante con i suoi grandi baffi, sigaro cubano Curchill e completi di stile inglese, apre (allora con il proprietario della Trattoria Vittoria) “La Libera”, una birraria con cucina, ossia una trattoria dove gustare piatti prevalentemente a base di birra, accompagnati dalle migliori birre del nord europa. Ancora oggi è possibile trovare in alcuni momenti in menu lo storico risotto alla birra, Il Liberato. Il menù propone specialitá regionali lombarde a base di carne e di pesce. Italo Manca è ancora proprietario della Libera, oggi con Gino Narducci.
Rovello18
E’ un locale che sfrutta il fatto che arrivino in prevalenza turisti stranieri. Noi, tutti milanesi o comunque abitanti a Milano, eravamo in quattordici per un pre-teatro (è molto vicino allo Strehler): abbiamo prenotato specificando che avremmo scelto antipasti o primi leggeri. Non abbiamo pagato alla romana: ho speso 20 euro per una ridicola porzione di minestrone freddo e due bicchieri di bianco. Allora: servizio veloce, cucina più che mediocre e soprattutto imbroglioni. Assurdo il prezzo pagato rispetto al piatto scelto e soprattutto alla irrisoria quantità che mi hanno servito (il corrispondente di un bicchier d’acqua pieno). La zona di Brera-Garibaldi è sempre più sgradevole per chi abita in città, troppo turistica.
Indirizzo: via Tivoli 2
Telefono: 0272093709
Email: rovello18@gmail.com
Website: https://www.rovello18.it/
1 commento
Giovanna
Grazie sono stata venerdì scorso bellissimo
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