“E vissero felici e colpevoli”: quando il pubblico porta entusiasmo e partecipazione
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Marzo 20, 2023
Al Martinitt uno spettacolo in cui attori professionisti si mischiano a ragazzi di età scolastica: del resto siamo in un carcere minorile napoletano e si indaga il tema del riscatto
Ci sono teatri in cui è l’aspetto umano a conquistare, qualsiasi sia lo spettacolo in scena. Uno di questi è il Martinitt, nell’ex orfanotrofio di via Pitteri 58 a Lambrate. Qui il pubblico è molto spesso, soprattutto alle prime, di gente del quartiere. Tutti si conoscono, in platea le signore chiacchierano del più e del meno aspettando l’apertura di sipario, il clima è intimo e la partecipazione tocca livelli molto alti. Anche durante lo spettacolo: difficile tenere il conto degli applausi spontanei esplosi anche lo scorso 17 marzo, alla prima di “E vissero felici e contenti”, produzione La Bilancia.
Fino al 2 aprile lo spettacolo di Bernardino De Bernardis per la regia di Marco Simeoli si presta a toccare gli animi: non perché sia strappalacrime, ma perché è attuale nel modo di attuare il tema del carcere minorile. Con delle sbarre astratte e simboliche la scenografia ricrea il Beccaria, la prigione a Milano per ragazzi inferiori ai 18 anni: lo scorso 7 dicembre da qui evasero 7 detenuti. Sebbene i protagonisti siano un gruppo di 5 giovani carcerati, qui solo uno sarà l’evasore. E non è la sua fuga il centro della vicenda: l’idea che guida l’intero spettacolo è infatti semmai la possibilità di rinascere restando in quella situazione. Sarà un percorso lungo, e che avverrà grazie alla guida dell’operatore sociale, De Bernardis: sarà lui che, scontrandosi anche con l’iniziale scetticismo del direttore de carcere, Luca Negroni, saprà trovare il modo per cui i ragazzi vorranno raggiungere il proprio riscatto proprio nella pena detentiva. Attori professionisti si mischiano con giovani inesperti: la differenza tecnica si nota, ma il tema dello spettacolo e il pubblico fin da subito generoso portano a giustificare e godersi la serata nella sua verità.
La chiave per motivare i ragazzi verso la vita sarà farli concentrare nella realizzazione di uno spettacolo teatrale, e non un a caso: la giovane compagnia porterà “Gli uccelli”, di Aristofane, che tratta il tema della costruzione di un governo alternativo a quello ufficiale. Tra storie personali interne al carcere, accoltellamenti e fughe, le prove vanno avanti e i giovani si sentono via via più motivati. Nel tentativo di sconfiggere la nemica peggiore e motivo delle maggiori violenze: la paura.
Info.
TEATRO/CINEMA MARTINITT Via Pitteri 58, Milano.
Telefono 02/36580010, Whatsapp 338.8663577, info@teatromartinitt.it, www.teatromartinitt.it.
Orari biglietteria: lunedì-sabato, 10.30-21; domenica 14-2. Parcheggio interno gratuito.
Biglietti prosa: intero 26 euro; 18 euro over 65 e 16 euro under 26.
Spettacoli: prima settimana venerdì-sabato ore 21, domenica ore 18; seconda e terza settimana martedì-sabato ore 21, domenica ore 18.
#MERCOLEDIATEATRO 16 euro anziché 26 euro
MARTEDI’ 2×1 26 euro anziché 52 euro per due persone
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
La Balera dell’Ortica
immancabile luogo di ritrovo per la città, la Balera offre una cucina di piatti ispirati alla tradizione italiana, passando dalla Romagna (paese d’origine della mamma Rita, moglie del signor Antonio, gestori della Balera) all’Abruzzo (paese di origine di Antonio) senza dimenticare le sfumature Lombarde. Trattoria aperta solo per cena dal Martedì al Sabato solo la sera. Orario: dalle 20.00 alle 00.00. Servizio cucina chiude alle 22.30, lunedi chiuso. Tutte le Domeniche con il “Branzo” (Il pranzo con la B di Brunch).
Indirizzo: Via Giovanni Antonio Amadeo, 78, 20134 Milano
Telefono: 0270128680
Website: https://www.labaleradellortica.com/
La sala del vino
Si tratta di una piccola enoteca con cucina dotata anche di uno spazio esterno. In un ambiente intimo e curato si può trovare una buona scelta di vini e di piatto. Da l’antipasto di Acciughe del Mar Cantabrico, pane tostato e burro, fino al Calamaro alla plancia, colatura di alici e crema di ceci o la Battuta di piemontese al coltello, senape in grani e capperi di Pantelleria o le tagliatelle ai finferli e crema di porcini o l’ombrina alla crema di topinambur e cavolo riccio (prezzi dai 6 euro per antipasto di Frisa di stracciatella e pomodorini confit ai 17 per l’Entrecote di manzo, crema di castagne e misticanza.
Indirizzo: Via S. Faustino, 1, 20134 Milano
Telefono: 0235983275
Website: https://www.lasaladelvino.it/
Oveja Negra
Il ristorante è intimo e caldo. Propone cucina rigorosamente spagnola, concentrandosi su tapas e paella. Lo chef è catalano e ama rendere unici tutti i suoi piatti con un tocco personale e creativo, preparando tutto al momento. Anche la sangrìa è fatta in casa e il tipico Orujo Hierbas, è sempre di loro produzione.