Concedersi il lusso di andare fino infondo nella follia, per una volta

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Gennaio 20, 2025

Al Martinitt "Ci prendesse un colpo", commedia che con ironia e leggerezza invita a prendere con coraggio in mano la propria vita

Ogni vita è normale e straordinaria: dipende dagli occhi di chi la guarda. Ci prendesse un colpo, al Teatro Martinitt, per la regia di Andrea Palotto, fino al 26 gennaio, è la commedia di Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, anche interpreti con Valeria Monetti, che ci porta a guardare le nostre vite con un po’ di benevolenza. Tutti, infondo, siamo esseri comuni. Con gli stessi problemi, ansie, corse e rincorse. E ciascuno a modo suo sogna un colpo di fortuna per realizzare in un attimo il proprio sogno nel cassetto.  Percorsi, normali per gli altri. Straordinari per noi. Con ironia, movimento e sintonia, Ci prendesse un colpo racconta proprio questo: crearsi un’occasione di fortuna, mettere in atto una scorciatoia per avere in poco tempo un capitale con cui ripartire. Ovvero rendere in un baleno una vita normale, straordinaria, almeno per ciascuno dei protagonisti.

Eccoci nel bar di Gianni, Alessandro Tirocchi: mentre lo apre, la mattina, e la radio suona una cover di Vengo anch’io, no tu no. Accende le luci nel suo locale, si spengono quelle in platea. Iniziano ad arrivare i primi clienti. E subito ecco Bogdan, Maurizio Paniconi, veramente efficace nella resa del rom che vive alla giornata rubando tutto ciò che riesce. E poi Stella, la Monetti, che dopo le delusioni nella casa di moda di famiglia ha deciso di lanciare una sua linea di abbigliamento. Infine arriva Walter, Simone Giacinti, architetto sognatore e visionario, licenziato per aver perso un appalto, vuole aprire una società edilizia che costruisca green e in linea col futuro. Quindi uno sereno c’è, e sarebbe Gianni, il proprietario del bar? Certo che no: da ex promessa del calcio, che ha smesso per un infortunio, ora lavora nel bar ma sogna di diventare un talent scout.

Improvvisamente la vita abitudinaria della mattina nel bar si interrompe: proprio Gianni vuole uccidersi. Sfuggire ai suoi obblighi, frustrato dalle delusioni. Chiude il bar, e costringe gli avventori a essere testimoni della sua insoddisfazione. Ma si trova appoggiato, compreso da tutti loro, non condannato. Una premessa necessaria per entrare nel vivo dello spettacolo: se l’inizio serve a chiarire la situazione generale, nel secondo tempo tutti i protagonisti cercheranno di mettere in atto il loro piano per recuperare in un breve tempo una somma di denaro sufficiente a completare le proprie vite.

Uno spettacolo che, con ironia e leggerezza, porta a riflettere sull’amarezza e la fragilità dei cinquantenni di oggi, che spesso hanno dovuto rinunciare alle proprie ambizioni personali per trovare un ruolo sicuro in società, con il rimorso per non aver rischiato che li assilla per il
resto della loro esistenza.

DURATA: 98 minuti

TEATRO/CINEMA MARTINITT Via Pitteri 58, Milano.www.teatromartinitt.it Telefono 02/36580010, Whatsapp 338.8663577,info@teatromartinitt.it

ORARIO: dal martedì al sabato, ore 21. Domenica, ore 18

PREZZI (inclusa prevendita): platea € 26, il galleria € 20

 

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • La Balera dell’Ortica

    immancabile luogo di ritrovo per la città, la Balera offre una cucina di piatti ispirati alla tradizione italiana, passando dalla Romagna (paese d’origine della mamma Rita, moglie del signor Antonio, gestori della Balera) all’Abruzzo (paese di origine di Antonio) senza dimenticare le sfumature Lombarde. Trattoria aperta solo per cena dal Martedì al Sabato solo la sera. Orario: dalle 20.00 alle 00.00. Servizio cucina chiude alle 22.30, lunedi chiuso. Tutte le Domeniche con il “Branzo” (Il pranzo con la B di Brunch).

    Indirizzo: Via Giovanni Antonio Amadeo, 78, 20134 Milano

    Telefono: 0270128680

    Website: https://www.labaleradellortica.com/

  • Trattoria la Cappelletta

    Si chiama così perché si trova proprio davanti ad una cappelletta adorativa per la Madonna. Ristorante classico di quartiere, ospita pubblico di ogni genere. Da chi parla in milanese ai galleristi (rimasti) della vicina via Ventura. Offre la specialità del gnocco fritto e la pizza al trancio. Pasta fresca di loro produzione e carne e pesce alla griglia. Chiuso lunedì e sabato a pranzo.

    Indirizzo: Via Carlo Bertolazzi, 26, 20134 Milano

    Telefono: 022151456

    Website: https://www.trattorialacappelletta.it/

  • Oveja Negra

    Il ristorante è intimo e caldo. Propone cucina rigorosamente spagnola, concentrandosi su tapas e paella. Lo chef è catalano e ama rendere unici tutti i suoi piatti con un tocco personale e creativo, preparando tutto al momento. Anche la sangrìa è fatta in casa e il tipico Orujo Hierbas, è sempre di loro produzione.

    Indirizzo: Via Ortica, 8, 20134 Milano

    Telefono: 3755232802

    Website: https://www.ovejanegramilano.it/

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