Raccontiamo la IV serata ‘Holè da torero’ di Milanoateatro: 35 spettatori fedeli ai consigli del sito sono andati al Manzoni per ‘Napoletano? E famme ‘na pizza’
Di Giusi Di LauroCategoria Serate Olé da Torero
Pubblicato Gennaio 9, 2023
Dopo "Per strada" al Teatro Franco Pareti, "Il Malato Immaginario" al Manzoni e "La Grande Occasione" al Martinit l'anno nuovo si apre tornando a Manzoni per le serate di gruppo di Milanoateatro.it, tra aperitivo e spettacolo
Migliore conclusione del periodo festivo non poteva trovare Milanoateatro organizzando sabato scorso una serata al TeatroManzoni per lo spettacolo di VincenzoSalemme, «Napoletano? E famme ‘na pizza» (trovate la recensione uscita su Milanoateatro a qui).
In una sala al completo, l’attore napoletano, di Bacoli come tiene a precisare, gioca con il pubblico in quello che vuole essere innanzitutto un grande abbraccio dopo il lungo lockdown dei teatri nel corso della pandemia. Infatti, il contatto è subito instaurato appena si apre il sipario. Con gli spettatori napoletani, ma non solo, perché Salemme mette in scena un testo che vuole giocare con le nostre origini regionali, rivelando il meccanismo di tutti gli stereotipi con cui noi umani ci spieghiamo il mondo. Il tono è quello dell’empatia di chi vuole dire che siamo persone innanzitutto, l’unica e vera guida di cui dobbiamo aver cura è l’amore, come quello che mise nella sua tazzina il barista che gli fece il caffè più buono mai provato.
E così il pubblico si è trovato in questo abbraccio comune, ridendo con Salemme e i suoi personaggi, come il cameriere di Pozzuoli che si finge indiano, l’infermiere che parla un italiano malfermo, ‘o malamente che tanto malamente non è. E un’altra serie di maschere già note al suo pubblico, intervallate da pezzi in stile stand-up, con un ritmo mai calante, un vero spinning di comicità.
La serata, organizzata, come tutte quelle di Milanoateatro, da Marta Calcagno Baldini, è stata arricchita dall’aperitivo che è sempre possibile consumare prima dello spettacolo nel bar del teatro, a cura del Fioraio Bianchi, noto locale di zona Brera.
Gliingredienti c’erano, dunque, tutti. Il comico che fa ridere e pensare insieme, il gruppo di amici che si ritrovano dopo le vacanze, la città che riaccoglie con uno dei suoi teatri più belli e con l’atmosfera che si prolunga fuori, tra i fans che aspettano gli attori all’uscita-artisti per un autografo e un altro sorriso. E anche la gru che smantella le luminarie e la pioggia che si mischia alla scighera aiutano a vivere Milano nella sua essenza più autentica, neanche ci fosse stato un direttore della fotografia. Buon anno e sempre olé!