La bellezza di un amore contro le difficoltà
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Maggio 3, 2024
Al Teatro Litta la drammaturgia scritta e diretta da Alberto Milazzo affronta in modo mai banale il tema della resistenza in nome del sentimento umano davanti alle complicazioni della vita. Ottimi gli attori, Giuseppe Lanino e Alessandro Quattro
Uno spettacolo in cui tutti i luoghi comuni vengono affrontati con vera maestria, rendendoli argomenti non scontati. Al Teatro Litta, da ieri, 2 maggio, fino al 12, è in scena Tu sei la bellezza, drammaturgia e regia di Alberto Milazzo con Giuseppe Lanino e Alessandro Quattro. Siamo in un appartamento arredato cura, scene Guido Buganza: qui vivono Andrea, Quattro, di professione drammaturgo, e Leonard, un libraio, Lanino: è la notte di Capodanno, siamo durante la pandemia del Covid. Andrea e Leonard sono una coppia omosessuale, vivono in un appartamento di una città italiana non meglio specificata. Leonard è un libraio, trasferitosi dall’Inghilterra per seguire il compagno Andrea. Come tutti nel tempo della pandemia, passano la notte di Capodanno in casa, da soli: in video collegamento stanno assistendo alla rappresentazione dell’ultimo testo teatrale di Andrea.
Il sipario si apre alla fine dello spettacolo, mentre Andrea accoglie gli applausi in video collegamento con la diretta. Si chiude la connessione, e si torna tra le quattro mura di casa, come se il pubblico potesse spiare l’intimita’ di due vite sotto lo stesso tetto. Il testo drammaturgico, di Andrea, appena andato in scena è ispirato alla situazione mentale di Leonard: gli è infatti stata diagnosticata la Sindrome Bipolare di Tipo 2. Andrea ha scritto questo testo proprio per evidenziare le complicazioni che la pandemia ha creato nelle persone con una fragilità psichica come Leonard.
Il silenzio che regnava nelle vie durante il covid si può avvertire persino in scena: lo trasmette l’isolamento necessario dei due protagonisti, quasi per tutto lo spettacolo in faccia a faccia, e lo richiama la grande finestra che occupa un ampio spazio sul lato destro della scena, guardando il palco. Suggerisce il desiderio di libertà e di fuga, che forse è la chiave sottesa a tutto lo spettacolo: Andrea e Leonard sono una coppia omosessuale, e il loro rapporto è il fil rouge attorno a cui si sviluppa l’intera piece. O meglio, in realtà c’è un terzo personaggio ed è il Cane di Churchill, ovvero la depressione di Andrea. Sì, perché il Primo Ministro inglese chiamava “cane” la sua malattia: come Leonard, sapeva guardarla, riconoscerla e la temeva. Il cane diventa un animale di famiglia, con cui anche Andrea si deve interfacciare. Viene a teovarli e sta con Leonard la maggior parte del tempo, strappandolo ad Andrea.
Un desiderio di libertà per una coppia impedito quindi non solo e non tanto dal covid, quanto da una malattia a cui è difficile porre rimedio. E non possono essere neanche le appasionate e pazienti cure di Leonard a sollevare la situazione: per uno spettacolo difficile, che sa rivelare verità anche scomode, ma riesce a farlo con la delicatezza e la maestria di due bravi attori.
Durata: 90 minuti
Info. Teatro Litta, corso Magenta 24
Orari: martedì/sabato ore 20.30 / domenica ore 16.30
Info. biglietteria@mtmteatro.it / 0286454545
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
Boccascena Cafè
Non fossimo all’interno di uno splendido palazzo nel centro di Milano, e non ci trovassimo lì perchè stiamo per andare al Teatro Litta, magari il Boccascena Cafè non ci direbbe molto quanto ad offerta per l’aperitivo o per mangiare qualcosa prima dello spettacolo (patatine, olive, tartine per aperitivo, panini se si vuole mangiare qualcosa). Ci si va per la comodità rispetto al teatro, per l’ampio spazio nella sala secondaria e per i prezzi onesti (un toast 6 euro, una piadina o un panino 7. Un bicchiere di vino 4 euro, una bibita 3 euro). Personale cortese e servizio veloce anche se spesso lo spazio è decisamente sovraffollato nelle prime due sale, piccole. Quella retro permette però a tutti di accomodarsi.
Indirizzo: Corso Magenta 24
Telefono: 3929243823
Email: boccascena@mtmteatro.it
Bar Magenta
Tra il bancone e gli arredi che risalgono al 1907 c si potrebbe immginare di essere in un locale antiquato. Tutt’altro: aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 2, il Bar Magenta è ancora un riferimento imprescindibile per la città.
Risoelatte
vini e specialità milanesi in un locale retrò con arredi colorati degli anni Sessanta. Con jou-boxe e sedie di fornica e cucina gas a vista.
Indirizzo: Via Manfredo Camperio, 6, 20123 Milano
Telefono: 3270547262
Armani Caffé e Ristorante
Inaugurato nel 2000 a pochi metri dal Teatro Manzoni, in via Croce Rossa 2, lo spazio è stato rinnovato in tutte le sue aree ed è aperto dal mattino fino a sera tarda. Il personale è molto giovane, cortese e disponibile ad ogni ora per aiutare gli avventori nella vasta scelta di possibilità che il luogo offre, seppur con naturalezza. Al mattino, infatti, si preparano prime colazioni con dolci e pasticceria di produzione propria. Per continuare con una ricca scelta di piatti per un pranzo veloce, gustoso e ricercato (il menù è poi disponibile tutto il giorno, anche in orari non classici), e la sera l’Armani Caffè Ristorante è un luogo di ritrovo per l’aperitivo (con 7 euro si può gustare un buon vino accompagnato da olive verdi king size e mandorle salate, altrimenti per i gruppi si possono chiedere delle alzatine con finger food). Dopo le 19 il locale prosegue con la cena, di piatti di cucina italiana (linguine con le vongole, bottaarga e limone, 28 euro. O risotto ai funghi, 30). Ciò che davvero colpisce, a parte la qualità del servizio, è la famigliarità dell’ambiente, che è accogliente e frequentato da molti milanesi. Non è, come ci si potrebbe aspettare, un locale solo per “gente del mondo della moda” e turisti.
Indirizzo: Via dei Giardini, 2, 20121 Milano
Telefono: 0262312680
Website: https://www.armani.com/it-it/experience/armani-restaurant/emporio-armani-caffe-ristorante-milan