Corrado D’Elia riscrive, dirige e interpreta un trascinante Novecento al Litta

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Dicembre 8, 2022

Dal romanzo al teatro per un testo che rinasce e riesce a emozionare, divertire e riflettere

Passi che la recitazione è forse un po’ troppo timbrata, con un tono generale che ricorda i film americani doppiati in italiano. Passi, anche perché infondo la vicenda è ambientata proprio negli Stati Uniti. Per la precisione sulla Virginian, la nave che, negli Anni Venti, tra le due Guerre, faceva la spola continua dall’Europa all’America. E passi perché quella di Corrado D’Elia in “Novecento”, che ha debuttato al Teatro Litta il 6 dicembre dove prosegue fino al 18, è una vera e propria prova di maestria attoriale, registica e drammaturgica

Solo, su una scena, di Francesca Marsella, di pochi elementi simbolici, infatti, l’attore milanese per un’ora e mezza circa di spettacolo riesce a interpretare tutte le parti che compongono la vicenda ideata e scritta da Alessandro Baricco nel suo omonimo romanzo: si narra la storia quasi irreale di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, “il più grande pianista del mondo”, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita, senza scendere mai. Abbandonato da neonato proprio sul pianoforte a coda presente in Prima Classe, Novecento viene adottato da un fuochisa dell’equipaggio che ha trovato il piccolo e a cui dà il suo stesso nome, Danny Boodman, e a cui aggiunge il soprannome numerico perché tutto avveniva nei primi anni del XX secolo e quello della marca, T.D Lemon, di limoni della cassetta in cui il bambino era stato trovato. 

Lo spettacolo porta il pubblico sulla nave e, anno dopo anno, facendo avanti e indietro tra l’Europa e l’America, si segue tutta la vita di Novecento: dalla sua infanzia con il Boodman senior, che però poi morirà quando Novecento ha 8 anni, fino alla sua vita da adulto, sempre passata sulla nave. Scopre il pianoforte per caso da bambino, impara da autodidatta. Ha un talento naturale e una passione vera: suonando sempre sulla Vrginian, la sua fama si diffonde negli Stati Uniti. Mille storie si intrecciano con quella d Novecento, sempre interpretate da D’Elia: da quella del trombettista che sale sul Virginian per suonare nell’orchestra e qui conosce Novecento, fino a quella di Jelly Roll Morton, jazzista di fama internazionale che dal Continente ha comprato un biglietto per la traversata sul Virginian solo perché ingelosito della fama di Novecento e desideroso di confermare a se steso che ne sa reggere il confronto. L’amore? “Una donna è un viaggio troppo lungo”. E scendere? Novecento ci prova, una sola volta nella sua vita. Ma non riesce: “La terra è una nave troppo grande”.Un protagonista che, come il Cirano sempre interpretato da D’Elia, l’antieroe per eccellenza, si distanzia dalla smania di apparire che caratterizza i nostri giorni: “Ho sfilato la mia vita dai miei desideri”. Sono scelte anche queste. Si racconta un uomo che fa della verità il primo valore, a costo di ammettere le proprie debolezze e conviverci spudoratamente. E non scenderà neanche quando la nave ormai in disamo verrà portata al largo e fatta saltare con la dinamite.

Info: da martedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30

Corso Magenta 24, tel. 02-8055882, www.mtmteatro.it, info@mtmteatro.it 

durata dello spettacolo: 90 minuti 

Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45

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Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • La Brisa

    E’ l’ideale per chi vuole assaggiare cucina lombarda rivisitata. Locale molto caratteristico con anche un giardino rigoglioso. Prezzi medio alti. Chiuso sabato tutto il giorno e la domenica a pranzo.

    Indirizzo: Via Brisa, 15, 20123 Milano

    Telefono: 0286450521

    Website: https://www.ristorantelabrisa.it/

  • Risoelatte

    vini e specialità milanesi in un locale retrò con arredi colorati degli anni Sessanta. Con jou-boxe e sedie di fornica e cucina gas a vista.

    Indirizzo: Via Manfredo Camperio, 6, 20123 Milano

    Telefono: 3270547262

  • Bar Magenta

    Tra il bancone e gli arredi che risalgono al 1907 c si potrebbe immginare di essere in un locale antiquato. Tutt’altro: aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 2, il Bar Magenta è ancora un riferimento imprescindibile per la città.

    Indirizzo: Via Giosuè Carducci, 13, 20123 Milano

    Telefono: 028053808

    Website: https://barmagenta.it/

  • Boccascena Cafè

    Non fossimo all’interno di uno splendido palazzo nel centro di Milano, e non ci trovassimo lì perchè stiamo per andare al Teatro Litta, magari il Boccascena Cafè non ci direbbe molto quanto ad offerta per l’aperitivo o per mangiare qualcosa prima dello spettacolo (patatine, olive, tartine per aperitivo, panini se si vuole mangiare qualcosa).  Ci si va per la comodità rispetto al teatro, per l’ampio spazio nella sala secondaria e per i prezzi onesti (un toast 6 euro, una piadina o un panino 7. Un bicchiere di vino 4 euro, una bibita 3 euro). Personale cortese e servizio veloce anche se spesso lo spazio è decisamente sovraffollato nelle prime due sale, piccole. Quella retro permette però a tutti di accomodarsi.

    Indirizzo: Corso Magenta 24

    Telefono: 3929243823

    Email: boccascena@mtmteatro.it

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    Tutti i protagonisti in posa nella casa-chalet in cui si svolge lo spettacolo credit @Luigi De Palma