Chi come me, chi come tutti: quando il teatro sa svelare l’animo umano
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Ottobre 4, 2024
Al Franco Parenti da ieri al I dicembre torna la produzione dal testo di Roy Chen per la regia di Andree Ruth Shammah: giovani attori sono i pazienti di un ospedale psichiatrico. Ma chi è il malato oggi?
In quel turbinio di parole pesate e preziose, condite con canzoni che hanno segnato in modo indelebile i ragazzi adolescenti negli anni Novanta (come Karma police dei Radiohead e Iris dei Goo Goo Dolls), poteva trovare uno spiraglio anche Anima Fragile, di Vasco Rossi. Certo, Chi come me è un testo di Roy Chen (Tel Aviv, 1980), scrittore, traduttore e drammaturgo israeliano (dal 2007 è diventato il drammaturgo stabile del Teatro Gesher, uno dei teatri più importanti di Israele), che magari non è a conoscenza di quella canzone. Certo è che il suo spettacolo, tornato in scena al Teatro Franco Parenti da ieri al I dicembre per adattamento, regia e costumi di Andrée Ruth Shammah, riesce a dipingere attraverso i ritratti di 5 ragazzi ospiti di un centro di salute mentale di Tel Aviv, del Dott. Baumann il loro medico (Paolo Briguglia o Fausto Cabra, si alternano) e di Silvia Giulia Mendola nel ruolo di Dorit, la nuova insegnante di teatro, riesce a dipingere in modo indelebile tutta l’energia che esplode ogni mattina dentro gli animi di questi ragazzi.
ll testo ha origine dall’incontro dell’autore con il personale medico ed alcuni giovani ospiti di un centro di salute mentale di Tel Aviv avvenuto nel 2019, quando fu contattato e invitato a partecipare a una lezione di teatro. Da questo primo incontro è nata un’intensa frequentazione e l’idea di realizzare un testo per il teatro.Lo spettacolo ha debuttato nel 2020 al Teatro Ghesher di Giaffa, ottenendo un grande successo ed è rimasto in cartellone fino ad oggi.
C’è chi è affetto da attacchi di rabbia, autismo, disturbo bipolare, schizofrenia, disforia di genere: Samuele Poma interpreta il ruolo di Barak (16 anni); Federico Di Giacomo è Emanuel (14 anni); Chiara Ferrara in Alma (17 anni); Amy Boda è Tamara/Tom (15 anni) e Alia Stegani interpreta Ester (13 anni). In una tradizionale giornata di ricovero la signorina Dorit viene introdotta dal Dott. Bauman per cominciare un corso di teatro tra i giovani pazienti: per tutti è un’esperienza nuova, anche per il medico e l’insegnante. E la forza di questo spettacolo è notare quanto la sola fiducia nel proporre una esperienza a chi dice che “io non voglio partecipare alla vita” sia salvifica: tutti, a loro modo, si aggrappano alla proposta di partecipare alle lezioni di teatro, riuscendo a esternare lati di se stessi che non accettavano e vedevano.
Ma non è solo queto: il percorso dei ragazzi porta ad includere anche quello dei genitori. E allora si toglie il coperchio: i giovni sono rinchiusi in ospedale, ma è l’esterno che li ha feriti e non ha concesso loro neanche gli strumenti per medicarsi da soli. Educazioni sbagliate, solitudini, egoismi da parte di chi doveva guidarli nei primi anni, fisse religiose o attenzioni eccessive e fuori contesto: in una scenografia che colloca i letti dell’ospedale direttamente sulle scalinate-poltrone, di Alberto Accalai, si dichiara fin dall’inizio la chiave con cui guardare tutto lo spettacolo: siamo tutti uguali, nessuno è preparato alle difficoltà della vita. Tra vittime e carnefici non c’è infondo tanta differenza. L’unica risorsa è riuscire a credere in se stessi, avere dei valori.
Una sincronia perfetta fra tutti gli attori, una capacità nei giovani davvero notevole, un allestimento scenico, di costumi e musiche molto convincente per una regia (l’ultima, a suo dire) di Andree Ruth Shammah, che davvero convince e lascia sperare anche in tempi così complessi. Non è un caso infatti che con questo spettacolo si inauguri la nuova Sala A2A pensata anche come scenografia proprio per questo spettacolo, e che la Fondazione Guido Venosta, che porta avanti “HAPPY diventare capaci”, un progetto di sostegno per il benessere psicologico degli adolescenti, regalerà mille biglietti ai ragazzi che sostiene. Il mondo sembra voler crollare, l’arte lo terrà in piedi.
DURATA: 1 ora e 50 minuti
INFO: Teatro Franco ParentI, via Pier Lombardo 14
TEL: 02-59995206. MAIL: biglietteria@teatrofrancoparenti.it
ORARI: Martedì 1 Ottobre – 19:30, Mercoledì 2 Ottobre – 20:30, Giovedì 3 Ottobre – 16:15, Giovedì 3 Ottobre – 19:45, Venerdì 4 Ottobre – 20:15, Sabato 5 Ottobre – 19:30, Domenica 6 Ottobre – 17:00, Martedì 8 Ottobre – 19:30, Giovedì 10 Ottobre – 16:15, Giovedì 10 Ottobre – 19:45, Venerdì 11 Ottobre – 20:15, Sabato 12 Ottobre – 15:45, Sabato 12 Ottobre – 19:30, Domenica 13 Ottobre – 17:00, Martedì 15 Ottobre – 19:30, Mercoledì 16 Ottobre – 20:30, Giovedì 17 Ottobre – 16:15, Giovedì 17 Ottobre – 19:45, Venerdì 18 Ottobre – 20:15, Sabato 19 Ottobre – 15:45, Sabato 19 Ottobre – 19:30, Domenica 20 Ottobre – 17:00, Martedì 22 Ottobre – 19:30, Mercoledì 23 Ottobre – 20:30, Giovedì 24 Ottobre – 16:15, Giovedì 24 Ottobre – 19:45, Venerdì 25 Ottobre – 20:15, Sabato 26 Ottobre – 15:45, Sabato 26 Ottobre – 19:30, Domenica 27 Ottobre – 17:00, Martedì 29 Ottobre – 19:30, Mercoledì 30 Ottobre – 20:30, Giovedì 31 Ottobre – 16:15, Giovedì 31 Ottobre – 19:45, Sabato 2 Novembre – 15:45, Sabato 2 Novembre – 19:30, Domenica 3 Novembre – 17:00, Martedì 5 Novembre – 19:30, Mercoledì 6 Novembre – 20:30, Giovedì 7 Novembre – 16:15, Giovedì 7 Novembre – 19:45, Venerdì 8 Novembre – 20:15, Sabato 9 Novembre – 15:45, Sabato 9 Novembre – 19:30, Domenica 10 Novembre – 17:00, Martedì 12 Novembre – 19:30, Mercoledì 13 Novembre – 20:30, Giovedì 14 Novembre – 16:45, Giovedì 14 Novembre – 19:45, Venerdì 15 Novembre – 20:15, Sabato 16 Novembre – 15:45, Sabato 16 Novembre – 19:30, Domenica 17 Novembre – 17:00, Martedì 19 Novembre – 19:30, Mercoledì 20 Novembre – 20:30, Giovedì 21 Novembre – 19:45, Venerdì 22 Novembre – 20:15, Sabato 23 Novembre – 15:45, Sabato 23 Novembre – 19:30, Domenica 24 Novembre – 17:00, Martedì 26 Novembre – 19:30, Mercoledì 27 Novembre – 20:30, Giovedì 28 Novembre- 16:15, Giovedì 28 Novembre – 19:45, Venerdì 29 Novembre – 20:15, Sabato 30 Novembre – 15:45, Sabato 30 Novembre – 19:30, Domenica 1 Dicembre – 17:00.
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
Parenti Bistrot
Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).
Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Telefono: 393440101739
Email: prenotazioni@gudmilano.com
Salt Food Atelier
Un nome e un programma. O meglio un sale, il “Maldon”. Il logo di “Salt”, il ristorante in via Pierlombardo 23, è infatti il rombo che rappresenta i cristalli di sale pregiati della città inglese dove viene prodotto, situata sull’estuario del fiume Blackwater. E’ quasi l’unica nota anglosassone che si trova nell’elegante sala vicina al Parenti, che ha anche un ampio spazio esterno: il ristorante offre infatti una gustosa cucina italiana, piatti gustosi e ricette varie. E pensare che lo chef, Steven Walters, è inglese, o meglio scozzese di Edimburgo, ecco da dove ha origine la passione per il Maldon. “Ho conosciuto la mia futura moglie fuori da una discoteca nella mia città, ci siamo innamorati”. Ora tutta la famiglia (bambino e genitori di lui, “solo mio fratello e mia sorella sono rimasti in Scozia”) si è trasferita a Milano. Si può dire che il locale goda della straordinaria affabilità, cortesia e gentilezza di Steven, qualità che si riscontrano anche nell’arredamento, contemporaneo, ma semplice e raffinato, e le ricette proposte gli corrispondono. Al giovedì sera musica live. Prezzi nella norma.
Indirizzo: via Pier Lombardo 23
Telefono: 3425113260
VINO Enoteca con mescita
Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.
Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano
Telefono: 0228098239
Website: https://www.enotecavinomilano.it/
Rosy e Gabriele
Troverete la storica pizzeria degli attori e persone dello spettacolo. I due originari fondatori del ristorante (Rosy e Gabriele) ora sono in pensione, ma 11 anni fa, hanno lasciato il locale a chi già lavorava con loro da 37 anni. Qui la cucina è aperta fino a tardi (il ristorante chiude all’1), in un ambiente movimentato, allegro e in cui lavorano veri professionisti del servizio ai tavoli, da sempre in sala con camicia bianca e papillon nero. Gestiscono l’arrivo di clienti con o senza prenotazione con maestria e simpatia. Si possono mangiare classici piatti milanesi come risotto o cotoletta, ma la specialità è la pizza, presente in varie ricette. Sarete serviti in un’unica sala da pranzo conviviale dal sapore anni ’70-’80, come il paniere d’altri tempi che contiene amaretti, dolcetti alle mandorle e caramelline al limone o alla menta che viene servito a fine pasto se si sceglie di non prendere il dolce.
Indirizzo: Via Giuseppe Sirtori, 26, 20129 Milano
Telefono: 0229525930