Al Teatro Franco Parenti è in scena "Il Figlio" per la regia di Piero Maccarinelli: in un contesto da serie tv e tra attori già famosi anche per il piccolo schermo si staglia il giovane protagonista Cesare Pranno
La regia di Piero Maccarinelli per Il Figlio, di Florian Zeller (Parigi, 1979), in scena fino al 3 marzo al Teatro Franco Parenti, sembra inizialmente portare tutto il pubblico davanti a una fiction televisiva (con relativa delusione annessa): sarà perché il regista ha scelto attori che spesso sono anche volti noti della tv o del cinema (Cesare Bocci, nel ruolo del Padre, è nel “Commissario Montalbano” Mimì Augello, il vice. Galatea Ranzi, la madre, è nella fiction Cento Vetrine e al cinema anche ne La grande bellezza. Marta Gastini, la nuova compagna del padre, come ultime parti assegnate è nel film Black Parthenope, regia Alessandro Giglio 2022, e nella fiction Tutta colpa di Freud del 2021). Del resto il tema della drammaturgia è strettamente attuale: richiede quindi un cast giovane e una vicinanza alle persone che deve essere immediata, riconoscibile, tangibile. In questa compagnia di volti noti, però, il protagonista è emergente, giovane, e non delude: Giulio Pranno, infatti, classe 1998, è il Figlio.
La scena, di Carlo De Marino, si apre sull’interno di una casa: la Madre va dall’ex marito, che ormai convive con una giovane ragazza da cui ha avuto una neonata, e le esprime tutto il suo rammarico per il loro ragazzo. Ha smesso di andare a scuola, passa le giornate a far nulla. Quasi una sorta di sindrome di hikikomori, quel malessere giovanile che consiste nel decidere di ritirarsi dalla vita sociale per anni, restando chiusi in casa o addirittura in camera propria. I genitori, anche se separati, si accorgono del disagio del ragazzo. Il padre decide di portarlo a casa propria, magari cambiare ambiente potrà fornire uno stimolo al giovane per farlo ritornare alla vita.
Nuovo ambiente domestico, nuovi equilibri, in situazioni e ruoli che molti di noi oggi conoscono: neo-compagne, secondi mariti, figli primi e secondi. Attriti, tentativi di ricostruzione e molta profondità, per un testo che nel finale rivela la sorpresa che tutti speravano non accadesse.
Attori che riescono a trascinare nella banalità del male che raccontano restando attaccati alla concretezza e verità delle situazioni che descrivono: se quindi sembra inizialmente di essere davanti ad un teleschermo è perché si è entrati nel vivo di un gioco pericoloso: gli attori ci stanno mostrando che i sentimenti che descrivono sono spesso già nelle nostre case.
DURATA: 1h e 45 minuti
ORARI: mercoledì 21 Febbraio – 19:45, giovedì 22 Febbraio – 21:00, venerdì 23 Febbraio – 19:45, sabato 24 Febbraio – 19:45, domenica 25 Febbraio – 16:15, martedì 27 Febbraio – 20:00, mercoledì 28 Febbraio – 19:45, giovedì 29 Febbraio – 21:00, venerdì 1 Marzo – 19:45, sabato 2 Marzo – 19:45, domenica 3 Marzo – 16:15
INFO. Teatro Franco Parenti, via Pierlombardo 14
www.teatrofrancoparenti.it, biglietteria@teatrofrancoparenti.it, tel. 02 59995206
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
Parenti Bistrot
Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).
Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Telefono: 393440101739
Email: prenotazioni@gudmilano.com
Salt Food Atelier
Un nome e un programma. O meglio un sale, il “Maldon”. Il logo di “Salt”, il ristorante in via Pierlombardo 23, è infatti il rombo che rappresenta i cristalli di sale pregiati della città inglese dove viene prodotto, situata sull’estuario del fiume Blackwater. E’ quasi l’unica nota anglosassone che si trova nell’elegante sala vicina al Parenti, che ha anche un ampio spazio esterno: il ristorante offre infatti una gustosa cucina italiana, piatti gustosi e ricette varie. E pensare che lo chef, Steven Walters, è inglese, o meglio scozzese di Edimburgo, ecco da dove ha origine la passione per il Maldon. “Ho conosciuto la mia futura moglie fuori da una discoteca nella mia città, ci siamo innamorati”. Ora tutta la famiglia (bambino e genitori di lui, “solo mio fratello e mia sorella sono rimasti in Scozia”) si è trasferita a Milano. Si può dire che il locale goda della straordinaria affabilità, cortesia e gentilezza di Steven, qualità che si riscontrano anche nell’arredamento, contemporaneo, ma semplice e raffinato, e le ricette proposte gli corrispondono. Al giovedì sera musica live. Prezzi nella norma.
Indirizzo: via Pier Lombardo 23
Telefono: 3425113260
Risoelatte
vini e specialità milanesi in un locale retrò con arredi colorati degli anni Sessanta. Con jou-boxe e sedie di fornica e cucina gas a vista.
Indirizzo: Via Manfredo Camperio, 6, 20123 Milano
Telefono: 3270547262
VINO Enoteca con mescita
Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.
Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano
Telefono: 0228098239
Website: https://www.enotecavinomilano.it/