“Albania casa mia”, ma senza l’Italia raccontare la propria terra d’origine forse non sarebbe stato possibile

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Febbraio 13, 2025

Aleksandros Memetaj autore e inteprete di "Albania casa mmia", credit @manuela giusto
Aleksandros Memetaj autore e inteprete di "Albania casa mmia", credit @manuela giusto

Aleksandros Memetaj è autore e interprete all'Elfo Puccini di uno spettacolo omaggio alla sua terra e un racconto delle difficoltà vissute da emigrato

Un attore che rende il pubblico partecipe della sua stessa esperienza di vita: Aleksandros Memetaj, di Vallosa, in Albania, era un bimbo in fasce quando i genitori sono riusciti, nel 1991, ad approdare in Italia e fuggire alla Polizia di frontiera. Lo stesso bebè di allora oggi racconta la sua storia e quella dei sui genitori, in italiano con anche delle inserzioni in albanese. Dall’11 al 16 febbraio al Teatro Elfo Puccini è in scena Albania casa mia, monologo di e con Aleksandros Memetaj per la regia di Giampiero Rappa, produzione TWAIN CPD con il contributo del Mic e della Regione Lazio.

Uno spettacolo che rende omaggio soprattutto alle difficoltà e alle complicazioni che Aleksandros ha trovato, fin da bambino, in Italia: episodi di razzismo, bullismo, difficoltà ad ambientarsi a Fiesso D’Artico, un piccolo paese di settemila anime tra Padova e Venezia dove la famiglia del protagonista era riuscita a fuggire scappando dall’Albania. Uno spettacolo che parla di stanchezza, di difficoltà, di pericolo, di rabbia e di amore per la patria lasciata. Comprensibili, per carità. Ma manca la gratitudine per un’Italia che ha dato accoglienza e non solo. Ha fornito anche Alekksandros  di un’educazione, una lingua e una cultura. Oltre che di un teatro a Milano dove poter raccontare a sua storia.

DURATA: 1 ora

ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires,33- Milano

Orari: martedì 11 febbraio ore 19.30 Mercoledì 12 febbraio ore 19.30 Giovedì 13 febbraio ore 19.30 Venerdì 14 febbraio ore 21.00. Sabato 15 febbraio ore 19.30 Domenica 16 febbraio ore 15.00. Martedì 11 febbraio, al termine dello spettacolo, XHULIANO DULE e ALEKSANDROS MEMETAJ conversano con il pubblico. Introduce Francesco Frongia.

 www.elfo.org, +39 02.00.66.06.06 biglietteria@elfo.org

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • Bistro Olinda

    Propone piatti semplici, da poter consumare se necessario in poco tempo, anche vegetariani e vegani, oltre alle nuove interpretazioni di classici della gastronomia italiana o le incursioni di ricette etniche. I dolci sono fatti in casa, la scelta di vini provenienti da piccoli produttori regionali. Olinda è un progetto collettivo nato nel 1996 con l’obiettivo di superare l’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano per ricostruire accessi ai diritti di cittadinanza di persone con problemi di salute mentale.

    Indirizzo: Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires, 33, 20124 Milano

    Website: https://www.olinda.org

  • Litle Italy

    Proprio alle spalle del teatro, a tre minuti di distanza, è una trattoria che fa parte di una catena di locali sparsi tra Milano e l’hinterland. Ma la conduzione risulta familiare, cordiale ed efficiente. Ambiente semplice, due piani di sale e salette arredate con gusto semplice e senza il diffuso show off meneghino. Piatti frutto del mix di culture gastronomiche della casa, cilentane, toscane e salentine, con un pizzico di Basilicata ( i peperoni cruschi) offre una gamma di gustose pizze, fritti, fiori di zucca ripieni, melanzane imbottite, carni e pesce… ma non manca il tocco lombardo con l’immancabile risotto e la cotoletta orecchio di elefante (pure in versione imbottita con mortadella e altro). Prezzi intorno ai 20-25 euro , calice di vino o birra compresi.

    Indirizzo: via Alessandro Tadino, 41

    Website: https://littleitalymilano.com/

  • Non solo Lesso

    Una sala relativamente piccola e una sotto, scendendo una scala di una decina di gradini massimo. Arredamento accogliente, predomina il legno scuro nei tavoli, i portabottiglie sparsi per il locale, cassettiere e credenze: la parola “tradizione” è la prima che salta in mente entrando da “Non solo lesso”, in via Redi angolo via Jan. Fuori folle di persone si rincorrono tra le vetrine di Buenos Aires, qui, nelle corte vie appena dietro il corso, si respira subito un clima accogliente e rilassato. Breker, il proprietario, viene dalle terre percorse dal fiume Brenta, in Veneto: una vera e propria oasi con paesaggi incantevoli, sia naturalmente che per la ricchezza di ville storiche, monasteri, chiese. Ecco che, nel suo ristorante, la cucina rispecchia tutte queste caratteristiche: una cucina verace, di ingredienti genuini e ricette di tradizione “che si trovano un po’ in tutto il nord Italia” dice Beker. Ecco quindi trionfare il lesso (o bollito, 26 euro per testina, lingua, guancia, coda, cappello di prete, biancostato, geretto, cotechino, gallina serviti con salsa verde, mostarda, rafano, senape), che dà il titolo al ristorante, ma anche da provare il brasato, cotto per più di 3 ore, con la puree (ottima, 20 euro). Se i secondi trionfano (spezzatino, polpettone, cinghiale, straccetti ad esempio, sui 18, più cotoletta o ossobuco alla milanese 26 e 25 euro), da provare, tra i primi, la crema di zucca, 10 euro, i ravioli valtellinesi o le caramelle alla piacentina, 13.

    Indirizzo: via Redi angolo via Jan

    Telefono: 0236533440

    Website: http://www.nonsololesso.it/

  • Ristorante Batong

    Una sala abbastanza piccola a pochi minuti dal Teatro Elfo Puccini. Si trova in Galleria Buenos Aires 14, ma da un lato si affaccia su strada con ampie vetrate. Un gruppo di giovani camerieri, ragazze e ragazzi, simpatici. Tanti clienti cinesi, segno che la cucina è autenticamente asiatica. Infatti il Ristorante Batong è un unicum tra i locali che propongono piatti orientali a Milano: il menù qui è di piatti provenienti dallo Yunnan, regione nell’estremo sud ovest della Cina. Confina con Vietnam, Laos, Birmania e Tibet: ecco perchè si possono gustare qui ricette innovative oltre ai classici involtini primavera o ravioli al vapore (pur presenti). Imperdibili ad esempio gli spaghetti di riso in brodo piccante con carne di maiale macinata (10 euro). Molti sono i piatti con carne, meno di pesce e c’è anche una scelta di ricette vegetariane.

    Chiuso al mercoledì

    Indirizzo: Galleria Buenos Aires 14

    Telefono: 022043712

    Email: ristorante.batong@gmail.com

  • Rosy e Gabriele

    Troverete la storica pizzeria degli attori e persone dello spettacolo. I due originari fondatori del ristorante (Rosy e Gabriele) ora sono in pensione, ma 11 anni fa, hanno lasciato il locale a chi già lavorava con loro da 37 anni. Qui la cucina è aperta fino a tardi (il ristorante chiude all’1), in un ambiente movimentato, allegro e in cui lavorano veri professionisti del servizio ai tavoli, da sempre in sala con camicia bianca e papillon nero. Gestiscono l’arrivo di clienti con o senza prenotazione con maestria e simpatia. Si possono mangiare classici piatti milanesi come risotto o cotoletta, ma la specialità è la pizza, presente in varie ricette. Sarete serviti in un’unica sala da pranzo conviviale dal sapore anni ’70-’80, come il paniere d’altri tempi che contiene amaretti, dolcetti alle mandorle e caramelline al limone o alla menta che viene servito a fine pasto se si sceglie di non prendere il dolce.

    Indirizzo: Via Giuseppe Sirtori, 26, 20129 Milano

    Telefono: 0229525930

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