Al Parenti un delitto perfetto ma poco impressionante
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Novembre 24, 2022
Torna in scena "Il delitto di via dell'Orsina" per la regia di Andree Ruth Shammah
Cosa succede quando si ha commesso un’atrocità ma si era tanto ubriachi da non essere neanche in grado di raccontarlo? Problemi umani, da sempre. A prescindere dall’epoca storica in cui ci si trova e di cui si parla. Ecco infatti che “Il delitto di via dell’Orsina”, di Eugène-Marin Labiche, al Teatro Franco Parenti fino ak 4 dicembre, sarebbe un testo potenzialmente sempre attuale. Il drammaturgo parigino che ne è autore ha conosciuto direttamente il mondo borghese che racconta, cogliendolo nelle sue contraddizioni, in particolare l’esigenza di apparire. Tanto che Labiche ha cavalcato quasi tutto il XIX secolo (1815-1888), scrittore prolifico e consacrato come il “re del teatro da boulevard”, genere di teatro leggero e comico allestito in teatri parigini a gestione privata. Premessa necessaria per inquadrare lo spettacolo, in scena al Parenti per la regia di Andree Ruth Shammah, che è una ripresa della stagione scorsa: la madre nonché fondatrice con Parenti dell’omonimo teatro ha tradotto anche il testo con Giorgio Melazzi, restituendolo in una lettura rispettosa, ma forse poco attualizzata rispetto al potenziale che questa drammaturgia potrebbe avere. Massimo Dapporto e Antonello Fassari sono i due attori interpreti dei protagonisti: il primo un ricco nobile ed elegante, il secondo un proletario rozzo e volgare. Si risvegliano una mattina nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova. Equivoco dopo equivoco il pubblico viene condotto in uno spettacolo che la Shammah ha scelto di ambientare qualche decennio più in là rispetto all’epoca in cui è stato pensato dall’autore: non siamo nella Francia borghese ottocentesca, ma nel primo dopoguerra, prima del Fascismo. Siamo insomma in una bolla di fantasia, ben costruita e ben realizzata, con attori di lunga esperienza che si muovono in un teatro classico di regia conoscendo il proprio ruolo e creando un momento di intrattenimento consapevole e rodato. Ricalcando il ritmo del vaudeville e la tradizione del teatro brillante italiano a cui il testo si riferisce, senza cercare richiami all’oggi. Lo spettacolo può piacere anche proprio per questo.
Durata; 1 ora e 15 minuti
Orari: giovedì 17 novembre h 21:00; venerdì 18 novembre h 19:45; sabato 19 novembre h 19:45; domenica 20 novembre h 16:15; martedì 22 novembre h 20:00; mercoledì 23 novembre h 19:45; giovedì 24 novembre h 21:00; venerdì 25 novembre h 19:45; sabato 26 novembre h 19:45; domenica 27 novembre h 16:15; martedì 29 novembre h 20:00; mercoledì 30 novembre h 19:45; giovedì 1 dicembre h 21:00; venerdì 2 dicembre h 19:45; sabato 3 dicembre h 20:15; domenica 4 dicembre h 16:15
Prezzi: PRIMO SETTORE (file A–I): intero 38€. SECONDO SETTORE (file L–R): intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€. TERZO SETTORE (file S–ZZ): intero 15€; under26/over65 15€; convenzioni 15€
Teatro Franco Parenti: via Pier Lombardo 14. Tel: 02 59995206. Mail: biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
VINO Enoteca con mescita
Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.
Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano
Telefono: 0228098239
Website: https://www.enotecavinomilano.it/
Parenti Bistrot
Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).
Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Telefono: 393440101739
Email: prenotazioni@gudmilano.com
Ten Restaurant
il ristorante di cucina tirolese. Lo consigliamo perchè è molto amato dagli attori dopo lo spettacolo, potresete quindi ritrovarli lì. E’ uno spazio ampio in cui gustare pizze, salsicce e birre. Lo stile è inconfondibilmente quello bavarese con boccali di ceramica e tavoli di legno.
Indirizzo: Via Tito Livio, 4, 20137 Milano
Telefono: 0254072997
Salt Food Atelier
Un nome e un programma. O meglio un sale, il “Maldon”. Il logo di “Salt”, il ristorante in via Pierlombardo 23, è infatti il rombo che rappresenta i cristalli di sale pregiati della città inglese dove viene prodotto, situata sull’estuario del fiume Blackwater. E’ quasi l’unica nota anglosassone che si trova nell’elegante sala vicina al Parenti, che ha anche un ampio spazio esterno: il ristorante offre infatti una gustosa cucina italiana, piatti gustosi e ricette varie. E pensare che lo chef, Steven Walters, è inglese, o meglio scozzese di Edimburgo, ecco da dove ha origine la passione per il Maldon. “Ho conosciuto la mia futura moglie fuori da una discoteca nella mia città, ci siamo innamorati”. Ora tutta la famiglia (bambino e genitori di lui, “solo mio fratello e mia sorella sono rimasti in Scozia”) si è trasferita a Milano. Si può dire che il locale goda della straordinaria affabilità, cortesia e gentilezza di Steven, qualità che si riscontrano anche nell’arredamento, contemporaneo, ma semplice e raffinato, e le ricette proposte gli corrispondono. Al giovedì sera musica live. Prezzi nella norma.
Indirizzo: via Pier Lombardo 23
Telefono: 3425113260