La Milano periferica di Giovanni Testori riletta dai Millenials e dalla Generazione Y: cambiano gli stili e le tecniche, ma non il clima
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Oltre il sipario
Pubblicato Gennaio 23, 2024
La Casa Museo a Novate propone le stesse periferie raccontate dall'artista e scrittore con le opere di disegnatori di oggi.
Diciotto, tra illustratori e illustratrici, nati tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, hanno accettato la sfida che è stata posta loro da Casa Testori a Novate: raccontare oggi, nel 2024, i luoghi, i personaggi, le anime descritte e rappresentate da Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923-Milano, 1993). L’artista, scrittore e critico, ha avuto come parte rilevante della sua produzione artistica e letteraria la periferia.
I curatori, Giuseppe Frangi, Francesco Franchi e Matteo Riva, hanno chiesto a Cristina Amodeo, Massimiliano Aurelio, Jacopo Baco, Alessandro Baronciani, Luca Font, Riccardo Guasco, Jeugov, Martoz, Sarah Mazzetti, Anna Parini, Gio Pastori, Francesco Poroli, Jacopo Rosati, Giulia Sagramola, Davide Spelta, Steiner&Wolinska, Marianna Tomaselli, Elisa Seitzinger e con la partecipazione degli artisti Alberto Montorfano e Danilo Sciorilli, di guardare i luoghi testoriani con i loro occhi, quelli di oggi.
“E’ una mostra pensata per le scuole nord di Milano -spiega Frangi, anche presidente di Casa Testori-. Abbiamo deciso di riferirci al Testori del 1958-61: una stagione più narrativa, in cui scrive I Segreti di Milano, tutti editi Feltrinelli”. Parole animate, ritmate, colorate, come nello stile di Testori. Che si prestano ad essere lette e rilette, anche nel senso di interpretate: “vogliamo con questa mostra far raccontare la periferia dai giovani che oggi la vivono”. E non stiamo parlando di Nolo, o di altre zone un tempo periferiche a Milano e oggi gentrificate o a forte rischio/potenziale di gentrificazione. “Siamo in Bovisa -spiega sempre Frangi-, via Alba, Roserio, Villa Pizzone, via Mach Mahon: a nord ovest di Milano. Luoghi di forte immigrazione, anche violenza e povertà: torniamo ai personaggi che descriveva Testori, ma con gli occhi dei creativi di oggi”.
Si parte in un percorso che comprende i due piani di Villa Testori con la installazione di Martiz, La ruota del dio: è un’interpretazione di Dante Pessina, nella vita meccanico e garagista ma ciclista appassionato in sella alla sua Vigor. Massimiliano Aurelio disegna la passione di Maria Brasca, l’operaia di Niguarda innamorata di Romeo, giovane nullafacente di tre anni più piccolo di lei. Il bacio tra i due avviene sulla bicicletta con cuilui la andava a trovare, sotto gli occhi, e i giudizi, però, di tutto il palazzo di periferia dove Maria vive. Massimiliano Aurelio approfondisce poi l’importanza della tavola, in cui tutto avviene: si magia, prima si cucina, poi si stira. La mostra comprende anche un breve film d’animazione Rina loves Carlo, Carlo loves Rina, di Anna Prini, e un’installazione, di Steiner&Wolinska, che rappresenta delle cassette delle lettere molto particolari, ciascuna descrive la famiglia a cui appartiene. Nomi anche stranieri tra gli artisti, “anche se tutti hanno a che fare con Milano per via del loro lavoro” conclude Frangi.
TITOLO: BORN IN MAC MAHON. I personaggi della Milano di Giovanni Testori
LUOGO: Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)
DATE: Aperta fino al 23 marzo 2024
ORARI DI APERTURA: Martedì – Venerdì: 10.00-13.00; 14.30-18.00 | Sabato: 14.30-19.30 Domenica e Lunedì: chiuso
INFORMAZIONI: www.casatestori.it | info@casatestori.it | tel. 02.36586877
INGRESSO: Intero 5 € – Ridotto 3 € – Abbonati Trenord in possesso di tessera IO VIAGGIO
GRATUITO: Ragazzi fino a 26 anni / Soci di Associazione Giovanni Testori / Residenti nel Comune di Novate Milanese / Giornalisti accreditati / Invalidi e portatori di handicap con accompagnatore / Titolari dell’Abbonamento Musei Lombardia Milano