Il Poldi Pezzoli si racconta in Podcast: “vogliamo raggiungere i Millenials”
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Oltre il sipario
Pubblicato Dicembre 4, 2023
Le opere racchiuse nella Casa Museo svelano i propri segreti grazie alla voce di Luca Bizzarri, Mario Calabresi, Francesca Milano e Sara Poma: quattro episodi per un progetto realizzato con Chora Media
Il primo podcast inizia raccontando il ritratto di Giangiacomo Poldi Pezzoli, di Francesco Hayez, posto al piano terra proprio della Casa Museo Poldi Pezzoli in via Alessandro Manzoni 12 a Milano: “le passioni non sempre incendiano. Più spesso, portano lontano”. Così spiega la voce di Luca Bizzarri descrivendo il rampollo e patriota milanese di nascita, cosmopolita nell’animo. Come un domino, dal ritratto di Podi Pezzoli si descrivono varie altre opere esposte nella Casa Museo, tutte accomunate dal fatto che Giangiacomo “comprò oggetti che la mano dell’uomo aveva fatto bellissimi, e decise che quella bellezza non doveva essere solo sua. Ma condivisa, perché chi cercava il bello, ne godesse. Il museo fu sempre gratis per gli studenti degli istituti d’arte. Nel suo testamento Giangiacomo Poldi Pezzoli lasciò scritto che la sua collezione fosse lasciata ad uso e dominio pubblico”.
Un modo moderno, rapido (ogni podcast dura al massimo 15 minuti, sono scaricabili da tutti i sistemi operativi e, oltre a Bizzarri, gli altri usano le voci di Mario Calabresi, Francesca Milano e Sara Poma), ma approfondito e competo per svelare le storie dietro ai tesori custoditi nelle collezioni della casa museo milanese, così vivace e innovativa nella sua ricchezza e apertura al prossimo. Il Poldi Pezzoli ha affidato questo compito a Chora Media, che ha realizzato Scrigno. Piccole storie e capolavori, un’esperienza audio immersiva per svelare le storie dietro ai tesori custoditi nelle collezioni della casa museo milanese.
Il primo, appena descritto, si chiama Il viaggio. Gli altri sono La moda, Il tempo e Il segreto: “La Dama del Pollaiuolo”, ad esempio, quadro descritto nel podcast La moda, rivela che dell’abito della Dama, di profilo, si riesce a vedere bene la manica rossa, oro, con dei fiori stilizzati. Preziosa. “Perché le maniche, in quel periodo -spiega ancora il podcast- erano degli elementi indipendenti dall’abito: si staccavano, si spostavano. Erano oggetto di regalo e lasciate in eredità per la loro preziosità. Da cui viene l’espressione ‘un altro paio di maniche’ ”. Ne Il tempo si racconta la ricca collezione di orologi di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e ne Il segreto, che narra le storie dei cassetti più difficili da trovare tra i mobili della collezione e l’insospettabile castone di un anello, destinato a contenere polveri e veleni.
Quattro episodi, scritti da Silvia Nucini, che fanno un po’ viaggiare ed esplorare il museo: oggetti di cui vengono raccontate le storie e le narrazioni. “Soprattutto un progetto è rivolto ai millenials -spiega Alessandra Quarto, direttrice del Poldi Pezzoli- perché ormai sono numerosissimi che ascoltano i podcast in autobus, o in metropolitana per andare a scuola o negli spostamenti. Ogni puntata dura dagli 11 ai massimo 15 minuti. Gli argomenti sono il Viaggio, che esplora la figura di Giacomo Poldi Pezzoli, il Tempo, da cui la collezione di orologi, i Segreti, che ce ne sono tantissimi, e la Moda. Temi emozionanti. Vogliamo avvicinarci ai ragazzi”. E continua: “Con l’invito poi a venire qui: abbiamo fatto realizzare anche un librino che si trova al Museo e da cui si può scaricare il qr-code per sentire l’audio relativo all’immagine riportata, e visibile dal vivo in queste sale“.