La solitudine dei trentenni tema guida di ‘Per strada’ al Parenti, ma nella tristezza si può anche sorridere
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Recensioni
Pubblicato Ottobre 28, 2022
Su una scena essenziale ma mutevole si consuma il rapporto di amicizia tra due coetanei, contrastato e necessario quanto nato casualmente
Se l’ironia è una forma di intelligenza, questo spettacolo lo esemplifica molto bene. Un’ora e venti minuti interamente giocati sul filo di una tragedia che indirizza lo spettatore con sarcasmo verso un finale che lo coglie potenzialmente commosso, ma dopo aver anche riso. “Per strada”, al Teatro Franco Parenti, è infatti una produzione, già del 2016, che si va a vedere, o rivedere, con piacere per la capacità che gli attori hanno nel restituire la propria condizione di solitudine, seppur vissuta in due modi completamente diversi e in contrasto.
Fino al 12 novembre la scena è apparentemente dominata da Francesco Brandi, ottimo attore veronese classe 1982: al cinema ha lavorato con Paolo Virzì, Leonardo Pieraccioni, Luca Miniero, Nanni Moretti e molti altri, e in teatro tra i vari spesso è diretto da Raphael Tobia Vogel, come in questo caso. Di “Per strada” è anche autore della drammaturgia, e gli fa (apparentemente) da spalla Francesco Sferrazza Papa, milanese classe 1988, diplomato alla Silvio D’Amico e con nel cassetto già diversi spettacoli con registi come Barberio Corsetti, Gabriele Lavia, Fabio Cherstich oltre alla Shammah e Vogel.
Apparentemente protagonista e spalla. Sì, perché lo spettacolo si apre con Jack, Brandi, un ragazzo sui trent’anni che ha bucato la ruota dell’auto, in inverno, in montagna, sotto una fitta nevicata. Di lì a poco lo raggiunge Paul, Sferrazza, coetaneo e che ha avuto lo stesso inconveniente, ma è più organizzato per affrontarlo. Uno sembra senza strumenti, l’altro una risorsa. I due si incontrano, e sviluppano, dopo l’iniziale scetticismo di Jack, un rapporto di contrastato rispetto che, piano piano, li porta a scoprirsi: Jack, povero e abbandonato da tutti, è deciso a farla finita. Paul, cresciuto tra agi e vizi, sta per sposare, per volere della famiglia, una donna che non ama. Due fragilità diverse, una immediatamente visibile, l’altra più nascosta, ma forse anche per questo più dolorosa. Che sia l’emergenza della neve ad unirli in amicizia o il bisogno reciproco di una relazione sincera è una domanda quasi scontata: lo spettacolo si evolve nella costruzione di un rapporto che, alla fine, condizionerà per sempre la vita (o la morte) di entrambi. La scena, essenziale ma mutevole, con cambi di luce e di ambiente grazie a pochi escamotage, riflette, insieme al tono tragicomico di tutta la drammaturgia, il delicato equilibrio che stanno ricercando questi due giovani soli, per strada e nella vita.
Durata: 1 ora e 20 minuti
ORARI: martedì 25 ottobre h 20:15; mercoledì 26 ottobre h 20:00; giovedì 27 ottobre h 20:15; venerdì 28 ottobre h 19:00; sabato 29 ottobre h 19:00; domenica 30 ottobre h 16:45; mercoledì 2 novembre h 20:00; giovedì 3 novembre h 20:15; venerdì 4 novembre h 19:00; sabato 5 novembre h 19:00, domenica 6 novembre h 16:45; martedì 8 novembre h 20:15; mercoledì 9 novembre h 20:00; giovedì 10 novembre h 20:15; venerdì 11 novembre h 19:00; sabato 12 Novembre h 19:00
PREZZI: POSTO UNICO: intero 22€ + 1,50€ quota energia;under26/over65 19€; convenzioni 19€
Info e biglietteria: Biglietteria, via Pier Lombardo 14
Tel. 02 59995206, biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Consigli per prima o dopo lo spettacolo
BBQ
Da sempre a conduzione famigliare (lui milanese lei di origini argentine), questo ristorante insieme rustico e raffinato punta tutto sulla carne: filetto, tagliata, fiorentina, chateaubriand, tartar per citare i piatti imperdibili, sia per il sapore che per l’ottima qualità. Tra ottimi vini, si trova anche la cerveza Quilmes o la Buenos Aires, mentre, tra le pregiate carni perlopiù italiane, non manca l’entrecote di manzo argentino “Rioplatense”. In menù da assaggiare anche il Salame di Varzi (12 euro), o le tagliate (22 euro, 48 quella “All’antica”, per due persone), come i filetti (27 euro).
Indirizzo: via Pasquale Sottocorno 5, Milano
Telefono: 0276003571
Parenti Bistrot
Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).
Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano
Telefono: 393440101739
Email: prenotazioni@gudmilano.com
Ten Restaurant
il ristorante di cucina tirolese. Lo consigliamo perchè è molto amato dagli attori dopo lo spettacolo, potresete quindi ritrovarli lì. E’ uno spazio ampio in cui gustare pizze, salsicce e birre. Lo stile è inconfondibilmente quello bavarese con boccali di ceramica e tavoli di legno.
Indirizzo: Via Tito Livio, 4, 20137 Milano
Telefono: 0254072997
VINO Enoteca con mescita
Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.
Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano
Telefono: 0228098239
Website: https://www.enotecavinomilano.it/
Salt Food Atelier
Un nome e un programma. O meglio un sale, il “Maldon”. Il logo di “Salt”, il ristorante in via Pierlombardo 23, è infatti il rombo che rappresenta i cristalli di sale pregiati della città inglese dove viene prodotto, situata sull’estuario del fiume Blackwater. E’ quasi l’unica nota anglosassone che si trova nell’elegante sala vicina al Parenti, che ha anche un ampio spazio esterno: il ristorante offre infatti una gustosa cucina italiana, piatti gustosi e ricette varie. E pensare che lo chef, Steven Walters, è inglese, o meglio scozzese di Edimburgo, ecco da dove ha origine la passione per il Maldon. “Ho conosciuto la mia futura moglie fuori da una discoteca nella mia città, ci siamo innamorati”. Ora tutta la famiglia (bambino e genitori di lui, “solo mio fratello e mia sorella sono rimasti in Scozia”) si è trasferita a Milano. Si può dire che il locale goda della straordinaria affabilità, cortesia e gentilezza di Steven, qualità che si riscontrano anche nell’arredamento, contemporaneo, ma semplice e raffinato, e le ricette proposte gli corrispondono. Al giovedì sera musica live. Prezzi nella norma.
Indirizzo: via Pier Lombardo 23
Telefono: 3425113260