Un cartellone per tutti (che tratta sempre gli stessi argomenti)

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Stagioni

Pubblicato Giugno 12, 2025

La direzione artistica del Teatro Carcano: Mariangela Pitturru, Serena Sinigallia Lella Costa. Credit @TeatroCarcano
La direzione artistica del Teatro Carcano: Mariangela Pitturru, Serena Sinigallia Lella Costa. Credit @TeatroCarcano

Iniziamo a presentare le programmazioni per il '25/'26 dei teatri milanesi: quello del Carcano riproporrà le tematiche del femminismo e della non violenza. Sacrosante, ma forse il focus potrebbe allargarsi anche ad altri approfondimenti altrettanto importanti per l'umanità

A volte ci si chiede se essere così convinti e idealisti possa portare davvero un valore aggiunto. Così come lo sono Lella Costa e Serena Senigallia, che con la stagione 2025-2026 aprono il secondo triennio della loro direzione artistica del Teatro Carcano insieme a Mariangela Pitturru, che cura progetti e programmazione. Le tre dicono che lo stabile di Porta Romana ha “intrapreso un percorso che ha trasformato il Teatro Carcano, conferendogli una nuova identità e una visione chiara, centrata sulle tematiche sociali, il punto di vista femminile e uno sguardo critico sul presente”. Certo, anche se è molto di parte. Forse dopo tanti anni sarebbe il caso di cambiare passo, variare i temi trattati (femminismo e uguaglianza sociale) e l’impostazione che si dà loro. “Una stagione per riflettere sul Mondo – ha detto Lella Costa alla conferenza stampa di presentazione- e legata alla figura della donna”. “Non solo la donna -le fa subito eco la Sinigallia, a testimonianza che in questa sala ogni parola viene pesata e politicamente misurata-. Si parlerà del Principio Femminile”. Cosa sia questo principio è chiaro a loro, che, per spiegarlo, parlano di una figura di donna frammentata, che si sgretola sotto il peso di una realtà complessa. “Dobbiamo costruire dal basso la coralità”, dice la Sinigallia: ecco che per la stagione 2025-2026 il Teatro Carcano di Milano rinnova il suo impegno come presidio culturale aperto e necessario, guidato da principi come rimarginare, riunire, curare e dare prospettive.

Ciò detto, le produzioni della sala in Porta Romana si muovono “contro la guerra, sempre”. Il titolo di punta della stagione sarà Lisistrata di Aristofane, in una nuova e potente versione interpretata da Lella Costa e firmata da Serena Sinigaglia in regia e con Emanuele Aldrovandi per l’adattamento. Commissionata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico per la stagione 2025, verrà successivamente rielaborata per il tour che partirà a febbraio 2026.  Ha debuttato il 16 maggio alla 60esima edizione del Festival di Teatro Greco di Siracusa: la guerra affligge l’umanità. Le donne decicono di indire lo sciopero del sesso: può essere una soluzione per fermarla? Per rilanciare la vita e l’amore? Con L’Empireo firmato da Serena Sinigaglia e tratto da The Welkin di Lucy Kirkwood, torniamo a parlare della questione femminile. In scena tredici attrici (Giulia Agosta,Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan) e un attore (Alvise Camozzi) per raccontare il dibattito di una giuria chiamata a decidere del destino di una donna accusata di omicidio, in una coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura e Teatro Bellini di Napoli

Per salutare la chiusura delle celebrazioni francescane nonché un Papa molto amato, il Carcano ripropone Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo di e con Giovanni Scifoni, per una coproduzione Carcano e Viola Produzioni.

Tra le produzioni anche il nuovo progetto triennale di arte partecipata site specific: dopo il successo de El nost Milan di Carlo Bertolazzi che ha indagato l’identità milanese tra Ottocento e contemporaneità, il Teatro Carcano si ispira ad un altro autore dalla forte valenza identitaria per la città, Alessandro Manzoni, e al suo capolavoro I promessi sposi proposto come strumento vivo per interrogare i temi universali dell’identità, della giustizia, del potere, della giovinezza e della malattia.  Diretto da Serena Sinigaglia, questo primo capitolo, L’eredità di Manzoni, sarà un vero e proprio quiz teatrale interattivo condotto da Lella Costa con 60 studenti delle scuole superiori. Nel 2027 il tema centrale sarà la peste: la malattia come metafora potente delle fragilità collettive e della vecchiaia.

La data del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, assumerà una grande importanza e durerà una settimana con una rassegna di teatro, parole e visioni che affronta da più angolazioni i motivi che generano ancora così tanti maltrattamenti e femminicidi. La rassegna accoglie voci e linguaggi differenti, che restituiscono complessità, urgenza e pluralità di sguardi. Tra i protagonisti: Ambra Angiolini, Maurizio De Giovanni, Silvia Gallerano e Monica Nappo, Arianna Porcelli Safonov, Selvaggia Lucarelli, Marta Cartabia e molti altri ospiti e pensatori contemporanei. Tra le Ospitalità HAIR – The tribal Love – Rock Musical che, con Lisistrata, dal 30 decembre, è l’altro spettacolo simbolo della stagione: in un’epoca segnata da incertezze sempre più pervasive e conflitti globali, il teatro, come forma di espressione e testimonianza, si fa custode di un imperativo morale: promuovere i valori di pace e contrastare la violenza che segna il nostro tempo. A partire dal 30 dicembre, lo spettacolo, una prod. Simone Nardini MTS ENTERTAINMENT in collaborazione con Teatro Carcano, vedrà le indimenticabili musiche di Galt MacDermot, diretto da Simone Nardini, cantate in italiano per consentire a tutti la piena comprensione dei valori espressi dai testi: pace, amore e libertà. In questo stesso solco si inserisce Gaber – Mi fa male il mondo. Con Neri Marcorè, diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber, lo spettacolo si immerge nel vasto universo creativo di Gaber e Luporini, esplorando le trasformazioni della nostra società con acume e ironia.  

Sempre nel solco della polemica contro ogni forma di benessere che, con il tema delle donne e del femminismo più acceso, fa del Carcano un teatro che affronta sempre gli stessi temi come se i problemi del Mondo si esaurissero a questi, l’economia, la speculazione finanziaria, lo sfruttamento dei lavoratori sono il cuore del dramma Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht cui si ispira Natalino Balasso (autore ed interprete). In questo Giovanna dei disoccupati – un apocrifo brechtiano (prod. Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano), si prendono di mira le multinazionali che “continuano a ferire e colpire i più deboli, in tutti i paesi. Le merci viaggiano più liberamente degli umani e l’istigazione al consumo dà l’idea di una liturgia utile a tutti tranne che a noi. La povertà e la fame sono drammaticamente reali”. Regia di Andrea Collavino con la partecipazione di Giovanni Anzaldo, Marta Cortellazzo Wiel e Roberta Lanave.

Non poteva mancare la questione ambientale, ci pensa Andrea Pennacchi nel nuovo spettacolo Alieni in Laguna (prod. Galapagos). La comicità si mescola al dramma fino a introdurre nel racconto le specie aliene, metafora delle minacce esterne ma anche delle sfide sociali e ambientali con cui ci confrontiamo ogni giorno. 

Tra i grandi attori Silvio Orlando approda per la prima volta al Teatro Carcano riproponendo Ciarlatani (prod. Cardellino srl, Spoleto Festival dei Due Mondi, Teatro di Roma – Teatro Nazionale), lo spettacolo scritto e diretto da Pablo Remón: una commedia in cui quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.

A grande richiesta torna anche Kind of Miles (prod. Teatro Stabile di Bolzano), l’opera teatrale e musicale scritta e interpretata da Paolo Fresu che evoca l’universo creativo e visionario di Miles Davis con il supporto di otto fuoriclasse del jazz.   

Hair sarà lo spettacolo che animerà i giorni tra capodanno e oltre l’Epifania, offrendo una special edition per famiglie il 31 pomeriggio per poi fare spazio il 31 dicembre sera a quel rito di passaggio che il Carcano ha introdotto da qualche anno per il veglione, il Comic Late Show. In prima nazionale il 28 dicembre, andrà in scena Cenerentola di Prokofiev, con i ballerini del Balletto di Fiume, sotto la direzione di Leo Mujić lunedì per entrare nella corrente senza filtri del pensiero libero, portato in scena da

Oltre 25 appuntamenti con scrittori, giornalisti, storici, divulgatori, scienziati, attori, accademici, filosofi, per condividere spunti di riflessione e confronto sono i protagonisti dell’appuntamento Follow the Monday. Una rielaborazione contemporanea dell’antico simposio per affrontare le complessità del nostro tempo. Quest’anno, tra i protagonisti: Alessandro Bergonzoni, Makkox, Valerio Aprea, Concita De Gregorio, Beppe Severgnini, Luca Barbarossa, Sabina Guzzanti, Nicolò Govoni, Paolo Colombo, Christian Greco, Matteo Caccia, Mauro Berruto, Ezio Mauro, Aldo Cazzullo, VitoMancuso, Gabriella Greison, Jacopo Veneziani, i TLON. 

Infine i family show dei Fantaweekend in cui, per il decimo anno consecutivo, forte del costante successo riscosso di stagione in stagione, in alcuni fine settimana tra l’autunno e la primavera: classici per l’infanzia e non solo, trasformati in spettacoli coloratissimi, vivaci e pieni di passione che attingono a piene mani a vari linguaggi artistici per avvicinare i più giovani al mondo del teatro. 

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