La tragedia è aperta e per tutti: parlare di Aids deve diventare normale

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Gennaio 9, 2025

Da sinistra: Alessandro Mor e Gabriele Grahamasco in una scena di "Acanto", credit @NicolaRusso
Da sinistra: Alessandro Mor e Gabriele Grahamasco in una scena di "Acanto", credit @NicolaRusso

Al Franco Parenti in "Acanto" Gabriele Graham Gasco e Alessandro Mor sono due individui, ugualmente insicuri e in balia del test a cui si devono sottoporre

Una maglietta sta ad una camicia come un’app per appuntamenti in casa per omosessuali sta ad incontri con trans in un parco cittadino di notte. Il risultato è lo stesso, cambia solo il decennio. Infatti Gabriele Graham Gasco, che interpreta il giovane in jeanz, maglietta e i-phone, e Alessandro Mor, l’adulto con la camicia, sono due individui, ugualmente insicuri e in balia di un test a cui si devono sottoporre: quello dell’AIDIS.  Acanto è lo spettacolo scritto e diretto da Nicola Russo nel 2023 che racconta la storia di due uomini, uno sui 45-50 anni e uno sui 22-24, che che è in scena da ieri, 8 gennaio, fino al 19 al Teatro Franco Parenti.

Il regista, classe 1975, è anche un autore e attore, ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, e la sua poetica è ancorata alla realtà contemporanea: vincitore nel 2010 dell’E45 Napoli Fringe Festival con Elettra, biografia di una persona comune, nel 2014 si aggiudica il bando “Mobilità transnazionale per lo sviluppo delle imprese culturali e creative” della Regione Lombardia per il progetto Lost in Translation per portare in scena in inglese ad Amsterdam Elettra, e nel 2023 il premio “Le Cure” della Caritas Ambrosiana per Christophe o il posto dell’elemosina. Nello stesso anno scrive e dirige Acanto, una produzione Monstera che debutta al Festival “Lecite Visioni” al Teatro dei Filodrammatici di Milano: i protagonisti si trovano in una sala d’aspetto, scenografia e costumi di Giovanni De Francesco, di un ospedale, è un centro d’analisi per l’HIV.

Basta conoscere questo dato, e tutto assume un altro volto. I due protagonisti iniziano a parlarsi, senza illusioni e senza reciproci giudizi: la conversazione va subito ai racconti della loro vita più intima, legata ai luoghi dell’eros, e quindi implicitamente ma non troppo, al loro reciproco motivo per cui si trovano lì. “Sapevi chi eri quando te l’anno detto?”, la domanda con cui si chiude lo spettacolo. Che si potrebbe tradurre con “hai agito in modo responsabile secondo te?”.

È la chiave di lettura di tutta la pièce, intensa e forte, e la concezione che sembra reggerlo: la domanda è la stessa che ogni uomo si pone, qualsiasi ambito o argomento riguardi. E vedere due attori parlare di omosessualità e di Aids senza poterli tacciare di eccessiva retorica o spettacolarizzazione del tema, lo rende pericolosamente, giustamente e obbiettivamente vicino.

DURATA: 1 ora e 15 minuti

TEATRO FRANCO PARENTI, via Pier Lombardo 14

INFO: 02-59995206, www.teatrofrancoparent.it, biglietteria@teatrofrancoparenti.it

ORARI mercoledì 8 Gennaio – 20:15, giovedì 9 Gennaio – 20:30, venerdì 10 Gennaio – 19:00, sabato 11 Gennaio – 19:00, domenica 12 Gennaio – 16:30, martedì 14 Gennaio – 20:15, mercoledì 15 Gennaio – 20:15, giovedì 16 Gennaio – 20:30, venerdì 17 Gennaio – 19:00, sabato 18 Gennaio – 19:00, domenica 19 Gennaio – 16:30

PREZZI intero 25€ under26/over65/Carta giovani 15€; convenzioni (valide tutti i giorni) 18€. Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • Parenti Bistrot

    Prima dello spettacolo offre aperitivo alla carta, servizio bar e cena placé. Dopo è possibile cenare o bere un cocktail (il menù offre piatti classici come   Spaghetti di Gragnano, pomodori del Piennolo e basilico, 12 euro, o Risotto alla milanese con gremolada essicata, 14 euro, cotoletta ala milanese, 24 euro, fritto di calamari e fiori di zucca, 16 euro).

    Indirizzo: Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano

    Telefono: 393440101739

    Email: prenotazioni@gudmilano.com

  • Salt Food Atelier

    Un nome e un programma. O meglio un sale, il “Maldon”. Il logo di “Salt”, il ristorante in via Pierlombardo 23, è infatti il rombo che rappresenta i cristalli di sale pregiati della città inglese dove viene prodotto, situata sull’estuario del fiume Blackwater. E’ quasi l’unica nota anglosassone che si trova nell’elegante sala vicina al Parenti, che ha anche un ampio spazio esterno: il ristorante offre infatti una gustosa cucina italiana, piatti gustosi e ricette varie. E pensare che lo chef, Steven Walters, è inglese, o meglio scozzese di Edimburgo, ecco da dove ha origine la passione per il Maldon. “Ho conosciuto la mia futura moglie fuori da una discoteca nella mia città, ci siamo innamorati”. Ora tutta la famiglia (bambino e genitori di lui, “solo mio fratello e mia sorella sono rimasti in Scozia”) si è trasferita a Milano. Si può dire che il locale goda della straordinaria affabilità, cortesia e gentilezza di Steven, qualità che si riscontrano anche nell’arredamento, contemporaneo, ma semplice e raffinato, e le ricette proposte gli corrispondono. Al giovedì sera musica live. Prezzi nella norma.

    Indirizzo: via Pier Lombardo 23

    Telefono: 3425113260

  • VINO Enoteca con mescita

    Ubicato praticamente davanti al teatro Franco Parenti. E’ un locale piccolo, che si riempie facilmente, arredato in modo rustico ma elegante. Pochi tavolini in esterno. Presenta una buona scelta di vini e si possono consumare piatti anche veloci come taglieri. Non chiedete solo un bicchiere di vino con le patatine perchè berrete soltanto.

    Indirizzo: Via Pier Lombardo, 9, 20135 Milano

    Telefono: 0228098239

    Website: https://www.enotecavinomilano.it/

  • BBQ

    Da sempre a conduzione famigliare (lui milanese lei di origini argentine), questo ristorante insieme rustico e raffinato punta tutto sulla carne: filetto, tagliata, fiorentina, chateaubriand, tartar per citare i piatti imperdibili, sia per il sapore che per l’ottima qualità. Tra ottimi vini, si trova anche la cerveza Quilmes o la Buenos Aires, mentre, tra le pregiate carni perlopiù italiane, non manca l’entrecote di manzo argentino “Rioplatense”. In menù da assaggiare anche il Salame di Varzi (12 euro), o le tagliate (22 euro, 48 quella “All’antica”, per due persone), come i filetti (27 euro).

    Indirizzo: via Pasquale Sottocorno 5, Milano

    Telefono: 0276003571

    Website: https://ristorantebbqmilano.it/il-menu/

1 commento

  • Valerio Consonni

    Grazie Milanoateatro per la recensione di Acanto. Veramente sorpreso. Scrivo due righe per condividere l’emozione suscitata da questa piccola opera dai tanti significati: complessa, onirica, raffinata, di profonda e non scontata introspezione, simbolica, un laboratorio di analisi mediche che diventa spazio mentale, due attori bravissimi…Protagonista: il Mistero, ritrovare un’innocenza perduta.
    Simbolicamente l’ acanto, fiore, è la resurrezione.

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