Chi non cerca non trova: le notti insonni e inutili dei sognatori

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Recensioni

Pubblicato Gennaio 17, 2025

Da sinistra, Alma Poli e Diego Finazzi, credit@TeatroLitta
Da sinistra, Alma Poli e Diego Finazzi, credit@TeatroLitta

Al Teatro Litta torna "Le notti bianche " per la regia di Stefano Cordella, spettacolo tratto dall'omonimo racconto di Fedor Dostoevskij, risulta superato per non aver contestualizzato ad oggi la figura dell'idealista

Uno spettacolo su chi sceglie di vivere immerso alle sue immaginazioni, a costo di non riuscire a realizzare alcunchè nella vita. Questo risulta Le notti bianche, in scena al Teatro Litta dal 10 al 19 gennaio: tratto dal testo di Fedor Dostoevskij e riscritto da Elena C. Patacchini, si raccontano le tormentate riflessioni sulla solitudine e la difficoltà di affrontare il presente de il Sognatore, interpretato da Diego Finazzi. Nelle sue notti insonni gira, camminando, per le vie di San Pietroburgo, dove si svolge il racconto, tormentato e irrisolto. Durante una delle sue passeggiate incontra una donna, Nastas’ja, Alma Poli, con cui condivide il suo annodato (su di sé) desiderio d’amore, ma anche la paura di affrontare la verità.

Di fatto, senza neanche la lingua di Dostoevskij, lo spettacolo, al buio della scena vuota, di Francesca Biffi, che firma anche i costumi, e per le non luci di Fulvio Melli, si risolve in monologhi e dialoghi in cui il protagonista racconta le sue paure nell’affrontare la vita. Lei risponde con la sua gentilezza e il suo incanto, ma, fin da subito, patti chiari: “giurami che non ti innamorerai mai di me”. Parole che, a un sognatore, non possono che risultare come un’ulteriore utopia da raggiungere, conquistarla per sempre. Lei è l’unica che gli ha saputo parlare. Infondo il Sognatore vaga di notte cercando incontri che possano nutrire la sua fantasia: conosce tutti ma nessuno conosce lui, bloccato com’è nelle sue paure vive delle sue allucinazioni, si sente inadeguato a tutto, figuriamoci ad un amore. Scambia la cortesia di lei per interesse, e si rivedono una seconda e una terza e una quarta notte. Ma gli uomini deboli vivono di rimpianti. E la vita assaporata con Natas’ja non tornerà più, perché di fatto il Sognatore vive di sogni e non vuole una quotidianità e una vita normale. Preferisce innamorarsi che vivere una relazione.

Il problema è che questo spettacolo insiste in modo esclusivo sulla paura del protagonista, senza contestualizzarla, giustificarla per non dire spiegarla in alcun modo. Resta uno spettacolo-riflessione sul terrore di vivere in se stesso. Anche in chi ha gambe, occhi, cibo e salute. Ecco che, con tutti i problemi in cui ci si trova immersi oggi, risulta un concetto un po’ vuoto, viziato e immaturo.

DURATA: 70 minuti

INFO. Teatro Litta, corso Magenta 24, Milano

www.mtmteatro.it, bigliettereria@mtmteatro.it, tel: 02-86454545

ORARI: da martedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30

Intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO

Consigli per prima o dopo lo spettacolo

  • Bar Magenta

    Tra il bancone e gli arredi che risalgono al 1907 c si potrebbe immginare di essere in un locale antiquato. Tutt’altro: aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 2, il Bar Magenta è ancora un riferimento imprescindibile per la città.

    Indirizzo: Via Giosuè Carducci, 13, 20123 Milano

    Telefono: 028053808

    Website: https://barmagenta.it/

  • Boccascena Cafè

    Non fossimo all’interno di uno splendido palazzo nel centro di Milano, e non ci trovassimo lì perchè stiamo per andare al Teatro Litta, magari il Boccascena Cafè non ci direbbe molto quanto ad offerta per l’aperitivo o per mangiare qualcosa prima dello spettacolo (patatine, olive, tartine per aperitivo, panini se si vuole mangiare qualcosa).  Ci si va per la comodità rispetto al teatro, per l’ampio spazio nella sala secondaria e per i prezzi onesti (un toast 6 euro, una piadina o un panino 7. Un bicchiere di vino 4 euro, una bibita 3 euro). Personale cortese e servizio veloce anche se spesso lo spazio è decisamente sovraffollato nelle prime due sale, piccole. Quella retro permette però a tutti di accomodarsi.

    Indirizzo: Corso Magenta 24

    Telefono: 3929243823

    Email: boccascena@mtmteatro.it

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