Scintilla laica o Spirito Santo? comunque sia nasce il progetto “Un, due, tre… Musei”
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Oltre il sipario
Pubblicato Aprile 8, 2024
Presentata questa mattina in Regione Lombardia l'idea di Abbonamento Musei con la rete degli Oratori e le Diocesi Lombarde per avvicinare bambini e ragazzi al mondo dell'arte
Gli oratorii oggi sono spesso l’unica risorsa a cui la società civile può rivolgersi per l’organizzazione del tempo dopo la scuola o il lavoro. Qui si svolgono ore di studio, sport, attività varie: “e sono vissute dai giovani, certo, ma non solo: ormai in tanti li frequentano, e si tratta di diversi tipi di persone, età e credo. Garantiscono insomma un’esperienza intergenerazionale, unendo ruoli e funzioni diverse, anche religioni”. Che è poi l’essenza dell’apertura e l’accoglienza del messaggio cristiano. A restituircelo è niente meno che Don Stefano Guidi, coordinatore ODL, Oratorii Diocesi Lombarde.
Siamo in Regione Lombardia questa mattina, alla presenza, oltre del Don, di Francesca Caruso, assessore alla cultura della Regione, di Andrea Rebaglio, vicedirettore dell’area Arte e Cultura della Fondazione Cariplo, di Alberto Garlandini, presidente dell’Associazione Abbonamento Musei. Insieme hanno presentato il progetto Un, due, tre… Musei che, da aprile a fine dicembre 2024, regalerà ai bambini e le bambine che frequentano gli oratorii in Lombardia (età scolare di scuola primaria e secondaria di primo grado) 8mila Abbonamenti ai Musei Junior della durata di 365 giorni e 8mila membership speciali della durata di due mesi a un accompagnatore adulto. Al termine della scadenza l’accompagnatore potrà rinnovare la card a una tariffa agevolata. Inoltre, ogni famiglia aderente al progetto avrà l’opportunità di godere di uno sconto sull’acquisto di ulteriori abbonamenti.
A partire da domani, martedì 9 aprile, gli oratorii divulgheranno l’idea con i loro mezzi: le famiglie interessate compileranno una scheda sul sito di Abbonamento Musei (www.abbonamentomusei.it), e chiederanno abbonamento per adulti e bambini, anche più per famiglia. E verrà fornito loro un qr code con pass per tutti i musei lombardi e che vogliono visitare. Si tratta di 218 musei inclusi nel circuito AM Lombardia, realtà che promuove e coordina iniziative culturali per diffondere e migliorare la conoscenza e la fruizione dei musei (attiva anche in Piemonte e Valle D’Aosta oltre che in Lombardia per un totale di 480 realtà tra musei, residenze reali, castelli, giardini). Che stanno già attivando un percorso parallelo di accompagnamento per questi nuovi visitatori junior e i loro accompagnatori: “per abbattere non solo le barriere economiche, ma anche culturali- ha detto Garlandini-: spesso si pensa che visitare un museo non sia adatto a noi. Ecco perché abbiamo pensato a un forte lavoro di accompagnamento di queste famiglie nell’esperienza culturale: sappiamo che è un’azione che ci aiuterà a costruire il futuro”. Un palinsesto di attività e visite guidate gratuite riservate ai bambini e alle famiglie che hanno richiesto l’abbonamento, oltre a workshop, eventi e laboratori costruiti ad hoc e promossi su tutto il territorio.
“Dietro questo progetto c’è molto coinvolgimento -ha detto ancora Don Stefano Guidi-: ci sono poco più di 2300 oratori in Lombardia, in altre regioni non sono così tanti: hanno tutti connessioni strette con la realtà civile. Spesso l’oratorio è l’unico ambito al di fuori della scuola per la popolazione civile del territorio: danno contributo importante al vivere civile, devono esserci quando si parla di partecipazione sociale. Tanto più in un progetto come questo, che non è un semplice sconto, ma anzi vuole creare relazioni tra la realtà- museo e gli abitanti”. Si parla di una vera e propria creazione di “un’esperienza per una comunità, non solo per il singolo individuo in visita”. E ancora, il Don: “I musei servono per costruire la società in un determinato territorio, e danno anche valore alla sua storia. In periferia, come in provincia, c’è ancor di più bisogno di strumenti culturali per interpretare il proprio vissuto”. Un’idea nata all’improvviso: a sentire Don Guidi per Spirito Santo, per Alberto Garlandini è scattata una scintilla in un dialogo tra i due. Ad ogni modo “poi noi siamo stati ricettivi ed è nato il progetto” ha detto il Don. Un’idea che ha avuto un costo di 300 mila euro, di cui 200mila coperti dalla Regione e 100mila dalla Fondazione Cariplo: “Abbiamo rilevato che dopo la pandemia si cerca una fruizione culturale condivisa, che rafforza la comunità- ha detto Andrea Rebaglio-: ecco perché ci ha convinto subito questa idea”.