Buona la prima! la mostra sulla parte più spettacolare del libro, la copertina

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Oltre il sipario

Pubblicato Dicembre 12, 2022

In mostra alla Kasa dei Libri a Milano le migliori copertine dell'anno selezionate dalla giuria di esperti formata da Stefano Salis, ideatore del concorso

“Non si sceglie il libro dalla copertina!” era l’ammonimento che spesso arrivava dalle maestre a scuola, preoccupate che si scambiasse un romanzo con un fumetto. Eppure è la prima immagine che un volume dà di se stesso, non si può pensare di non esserne almeno in parte condizionati. Tanto che Andrea Kerbaker, il bibliofilo milanese per eccellenza con la sua collezione di oltre 35mila volumi, anche quest’anno, il V, ha ospitato nella sua Kasa dei libri, tempio per ogni appassionato di pagine di carta in Largo De Benedetti 4, la mostra “Buona la prima!”, dal 25 novembre al 6 dicembre, con le 3 copertine migliori dei libri pubblicati quest’anno. Il concorso è stato ideato da Stefano Salis, giornalista alla redazione domenicale del Sole 24 ore, uomo di cultura. Una giuria di 20 intellettuali e giornalisti che vivono il libro quotidianamente, come Marco Belpoliti, Luigi Mascheroni, o lo stesso Stefano Salis, hanno scelto ciascuno tre copertine di libri usciti quest’anno. Nessuna limitazione, a parte quella temporale: qualsiasi volume, o meglio qualsiasi copertina, poteva potenzialmente essere la vincitrice. In mostra si sono viste le 3 copertine vincitrici e ciascuna delle 3 scelte dei 20 giurati: per la prima volta da quando esiste il premio il vincitore non è stato uno, ma appunto tre si sono classificati a pari merito. Il criterio di valutazione? Non certo la bellezza: una copertina efficace deve saper rompere gli schemi pur esprimendo in modo chiaro e inequivocabile il contenuto del libro. Sono criteri quantomai personali, ecco perché quest’anno anche il pubblico ha potuto votare la sua copertina preferita.

Secondo i giurati le tre a pari merito di questa edizione hanno saputo restituire uno scorcio della varietà di questo mondo: un’elaborazione puramente grafica quella del catalogo Electa sulla mostra  “Marx Ernst” in Triennale, “pittorica e calligrafica” come la definisce uno dei giurati Marco Belpoliti; una sorta di trompe-l’oeil che incorpora l’oggetto del volume direttamente nella copertina, quella invece pubblicata da Garzanti per “Le lettere” di Pasolini; e infine una fotografia che fissa in prima pagina “l’irresistibile eleganza della staticità” (nelle parole della giurata Valentina Notarberardino) per “Il regno di vetro”, romanzo di Lawrence Osborne edito da Adelphi. Anche in questa varietà di generi si articola il concorso, che ha visto segnalati saggi, cataloghi, racconti e romanzi.

I libri che i giurati avevano selezionato spaziavano dai classici del Novecento italiano come Giorgio Morandi e Fortunato Depero, ma anche suddetto il catalogo dell’ultima Triennale; c’era un libro firmato da David Bowie di fianco alla biografia appena uscita su Philip Roth accompagnati dall’ultimo romanzo di Jonathan Bazzi e dai pappagalli che dominano la Storia confidenziale dell’editoria italiana, scritta dall’ex numero uno di Mondadori, Gian Arturo Ferrari. Un universo mondo che questa rassegna ha saputo riunire ancora una volta, con l’intento di mostrare ciò che di più interessante e innovativo approda nelle nostre librerie a partire dalla loro veste, la copertina, che non deve essere semplicemente “bella” ma rivelare un’idea in armonia col contenuto.

Come di consueto, non si è vinto alcunchè: non c’è un premio fisico, ma solo la menzione. Il senso di questa valutazione è tracciare una panoramica sullo stato dell’arte della grafica editoriale italiana.

Info. Kasa dei Libri, Largo De Benedetti, 4 20124 Milano; mostre@lakasadeilibri.it – 02.66989018

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