Bergamo e Brescia: ormai sono un’unica città, Capitale della cultura 2023. Presentato oggi a Milano al “Meet” il programma di eventi, mostre e spettacoli
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Oltre il sipario
Pubblicato Ottobre 17, 2022
Un palinsesto che forse appare troppo tradizionale e poco innovativo data la grande possibilità economica e organizzativa che, senza concorrenti, le due città hanno ottenuto come rionoscimento per le fatiche superate durante la pandemia
Parlano di una città unica. Ormai il suo nome è Bergamo-Brescia. Questa mattina a Milano il Meet Digital Culture Center di piazza Oberdan ha ospitato Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, e Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo (rispettivamente da 9 e 8 anni): insieme hanno presentato il percorso progettuale e creativo dei propri comuni che a breve saranno, insieme, la Capitale Italiana della cultura 2023. Eppure, e chi conosce anche solo una delle due città lo sa bene, Bergamo e Brescia non si sono mai amate: mettiamoci la classica cultura italiana concentrata sulla propria Polis, o agorà, e il dado è tratto. Così vicine, così lontane. “E’ stata la dura esperienza del Covid a unirci, ci siamo sentite città-sorelle -dice Emilio del Bono, da 9 anni sindaco di Brescia-. Ho alzato il telefono e ho chiamato Giorgio Gori (sindaco di Bergamo da 8 lustri, i due si conoscono perfettamente, n.d.r.): gli ho proposto di candidarci insieme come Capitali delle Cultura 2023”. Un gesto che ha tanto colpito e toccato anche altri sindaci italiani che in molti hanno deciso di non candidarsi: “non abbiamo avuto concorrenza”. Le due città vogliono continuare a camminare insieme anche dopo quest’esperienza, che intanto ha fruttato loro un finanziamento di 3,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo insieme alle Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia per la promozione culturale delle realtà locali. 90 saranno i progetti finanziati, su 200 che si sono presentati, e 500 iniziative: “puntiamo sul welfare, la sostenibilità, la cultura e la valorizzazione del patrimonio turistico per le attività che organizzeremo” conferma Gori. Anche nella campagna promozionale, mostrata in anteprima al Meet, si parla senza distinzione di Bergamo-Brescia, presentate come città ancora ignote al turismo, eppure con tante ricchezze e specificità da scoprire. Con tante buone premesse e un’indiscutibile dose di buona volontà le aspettative sono molte. Bergamo-Brescia città della Cultura 2023 si prospetta come un grande progetto sociale, industriale, urbano. Con i sindaci questa mattina erano presenti anche le titolari degli assessorati alla Cultura dei due Comuni, ovvero la vicesindaca di Brescia Laura Castelletti e l’assessora alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti. Per il triennio 2021-2023 i due Comuni hanno programmato investimenti in conto capitale per complessivi 158 milioni di euro, a vantaggio di interventi infrastrutturali nella direzione di città più accoglienti, coinvolgenti e sostenibili.
Dopo tutte queste buone premesse, bisogna constatare che l’idea più innovativa sembra essere quella dei due nuovi percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Si tratta di un percorso pedonale di 130 km che mette in contatto 32 comuni– la “Via delle due sorelle” – e una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali.
Oltre a ciò le manifestazioni, come segnalato, sono molte, eppure (anche se forse è presto per dirlo) paiono poco fantasiose e in grado di suscitare nuovi stimoli e nuove domande quantomeno rispetto alla possibilità di organizzare una sinergia tanto sostenuta tra due città importanti. Il calendario degli eventi prenderà avvio con una grandiosa cerimonia inaugurale il 20, 21 e 22 gennaio 2023 articolata sulle due città. A breve distanza, sempre su entrambe le città, la Festa delle Luci, organizzata da A2A: Brescia tra il 10 e 19 febbraio e Bergamo tra il 17 e il 26 febbraio diventeranno gallerie d’arte a cielo aperto, grazie anche alla presenza di prestigiosi artisti nazionali e internazionali. La Festa delle Luci consentirà di valorizzare alcuni tra i luoghi simbolo della Capitale della Cultura: a Brescia il Castello e l’area archeologica, a Bergamo un articolato percorso tra la parte alta e la parte bassa della città. A partire dai primi mesi dell’anno GAMeC, Accademia Carrara e il Museo delle Storie di Bergamo, così come i prestigiosi luoghi gestiti da Fondazione Brescia Musei e Palazzo Martinengo a Brescia, accoglieranno i visitatori con nuove mostre nel palinsesto 2023 (“Il Cecco del Caravaggio”, all’Accademia di Carrara di Bergamo, che riapre dopo il restauro il 26 gennaio, con anche il giardino interamente rinnovato). Inoltre, il 29 gennaio sarà inaugurato il Nuovo Museo del Risorgimento nel Castello di Brescia. Non ci si ferma solo all’arte, anche il teatro e gli eventi hanno uno spazio importante. Anche qui, a parte poche eccezioni non ci si distoglie mai dal seminato per sperimentare nuovi linguaggi e forme d’arte: ci sarà infatto un’edizione specile della Mille Miglia, la secolare gara di auto d’epoca, e poi la Festa dell’Opera del Teatro Grande e la Festa della Musica, che si tenevano già da anni. Come a Bergamo il Donizetti Opera Festival, la Donizetti Night e il Bergamo Film Meeting. Altri eventi importanti coinvolgeranno entrambe le città: il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo che da 60 anni unisce le due realtà; il progetto Città del Jazz, a cura di Fondazione Teatro Donizetti e Fondazione Teatro Grande, che racchiude Bergamo Jazz e La Grande Notte del Jazz di Brescia; gli ensemble Take Off di Brescia e Panorchestra di Bergamo che vedranno il coinvolgimento di giovani musicisti jazz bresciani e bergamaschi in collaborazione con solisti di calibro nazionale e internazionale. Il mondo della musica e del teatro, storicamente al centro delle proposte culturali delle due città, produrrà stagioni concertistiche e teatrali nei principali teatri di Bergamo (Teatro Donizetti e TTB – Teatro Tascabile Bergamo) e Brescia (Teatro Grande e CTB – Centro Teatrale Bresciano), con nuovi allestimenti operistici di grandi compositori come Gaetano Donizetti e Giacomo Puccini, e produzioni teatrali dedicate a Italo Calvino. Gli eventi usciranno dai luoghi chiusi dei teatri per raggiungere in modo itinerante gli spazi cittadini della vita sociale: piazze, stazioni, quartieri e periferie.