Ippolita Baldini: dagli inizi al Teatro Verga, oggi Del Borgo, alle prossime puntate di ‘Only Fan’. Passando per nuovi progetti legati alla Fede, e non solo
Di Marta Calcagno BaldiniCategoria Interviste
Pubblicato Marzo 1, 2023
"Quello che più mi interessa nel mio lavoro è trasmettere il Vangelo grazie al teatro"
L’abbiamo vista in scena lo scorso 24 e 25 febbraio, dove è stata invitata ad aprire la stagione del nuovo Teatro del Borgo (Milanoateatro era presente anche alla festa di inaugurazione della sala dopo il restauro e miglioramento, trovate il resoconto a questo link) con “Mia mamma è una marchesa”, il suo grande successo prodotto dal Teatro della Cooperativa. Stiamo parlando di Ippolita Baldini, la star di Zelig con il suo personaggio “Lucy la single”, nonche’ prossima ospite di Elettra Lamborghini, l’influencer per eccellenza, e I Pampers su “Only Fun”, il programma su Canale 9: “anche qui porterò la Lucy -racconta a Milanoateatro-, in una versione aggiornata: sarò una fashion blogger, di Truccazzano s’intende”.
Tu da quello che ora si chiama Teatro del Borgo hai mosso i primi passi. Come sei oggi, in versione aggiornata, rispetto a quando hai iniziato al Verga, e che effetto ti ha fatto tornare su questo palco?
Il teatro è completamente diverso, e anche io sono molto cambiata, ho più esperienza, scuola, vita. Ora il Borgo è tutto nuovo: ai tempi era quasi vuoto, noi che avevamo formato la compagnia avevamo le chiavi, entravamo indipendenti. Ora è stato tutto ristrutturato, i camerini sono belli, c’è il bar, la sala è nuova… insomma tutte queste novità mi hanno colpito tantisssimo.
“Mia mamma è un a Marchesa” ha riscosso ancora un enorme successo nelle due date, tutto sold out.
Mi ha fatto piacere constatare che questo spettacolo, anche se è del 2015, piace ancora. Certo, l’ho aggiornato poco prima del Covid: ad esempio ho inserito un monologo di Franca Rame, lo stesso che portai al provino alla Silvio D’Amico, dopo il quale sono entrata in Accademia, e, prima ancora, all’allora Teatro Verga. Poi ho nuovi costumi e una regia più scorrevole, più lineare (l’ho rivisto con Camilla Brison, che mi ha spesso seguito per la regia nei miei lavori). Il segreto del suo successo credo stia nel fatto che affronta una tematica che esiste per tutti: il desiderio profondo di trovare il proprio posto nel Mondo.
E tu l’hai trovato, credo, distanziandoti in parte (cioè senza condannarli) dai dictat mondani e un po’ retorici che ti sono stati insegnati: lo dimostra il percorso di profondo legame con Dio e la Fede che ha preso la tua vita. E in parte anche il tuo teatro.
Sì, infatti ora sto lavorando su un nuovo progetto. Che parte da me, dai miei interessi. Voglio parlare di Donne nel Vangelo: ho coinvolto Francesca Porrini, attrice, e Simone Toni, regista in questo caso (e’ anche attore), e insieme stiamo scrivendo un nuovo spettacolo. Io ho scritto la parte del primo monologo di Maria, Francesca di Maddalena e Simone scrive il dialogo finale tra le due. Abbiamo passato una settimana al Castello di Sorrivoli (a Cesena, in Romagna), che ci ha prestato Don Pasquale, per imbastire lo spettacolo. Alla fine le due si incontrano e mangiano insieme pane e vino. Per scrivere questo testo abbiamo parlato con diversi biblisti e ci siamo interrogati anche sulla presunta relazione tra Gesù e Maddalena: evidenziamo il fatto che Gesù sceglie una donna. Gesù ha chiesto a lei di accompagnarlo, in un amore libero, come è per Lui: senza ruoli, senza definizioni particolari.
E quando si potrà vedere questo lavoro?
Il 29 marzo va in scena al Museo Bagatti Valsecchi di Milano ancora come studio: presentiamo i primi 40 minuti e negli ultimi 20 faremo un dibattito con gli spettatori per ricevere impressioni e pareri. E, poco prima, con lo stesso spirito il 27 marzo lo portiamo al Carcere di Bolllate.
Già questo sabato porterai in scena uno spettacolo a tema religioso
Sì, sarò all’Eremo di Caterina per una lettura dal titolo “Maria Santa sotto la Croce”, di Don Roberto Fusco: è una serata benefica per i bambini in Brasile, lo facciamo in Quaresima apposta. Maria ripercorre le giornate della Passione, dal Giovedì Santo alla Resurrezione, e lancia un messaggio: ‘Ricordatevi di Lui!’
Perché questi progetti legati alla trasmissione della Parola di Dio?
Il Vangelo è cresciuto perché si tramandava oralmente. Il primo scritto è il Vangelo di Marco, e siamo nell’80 d. C. Io voglio rivivere anche questa tradizione orale del Vangelo, trasmetterlo attraverso il teatro. In futuro mi vorrei dedicare anche a personaggi cosiddetti secondari, non solo i più noti.
Hai anche nuovi progetti che esulano dall’argomento cristiano?
Sì, non mi voglio focalizzare solo sulla religione. Ho già in mente una serie tv sulla Marchesa, la sto strutturando.
Altre date prossime in cui ti si può vedere in scena a parte il Bagatti e l’Eremo?
Il 5 marzo porto la “Marchesa” al Teatro Eleonora Duse a Corte Maggiore e il 10 marzo ad Arese. Dal 12 al 21 maggio sarò a Milano al Teatro della Cooperativa con “La Marchesa ad Assisi”, la evoluzione di “Mia mamma è una Marchesa”. Il 27 maggio sono con la Marchesa 1 ad Asti e il 13 aprilea di nuovo a Milano al Museo Bagatti Valsecchi con “La regina Margherita”, un monologo scritto da Luigi Guaineri sulla Regina appunto.
Info. www.teatrodelborgomilano.com, www.teatrodellacooperativa.it, instagram: Ippolita Baldini, Facebook: Ippolita Baldini