Un Festival per una nuova idea di accessibilità

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Festival

Pubblicato Aprile 16, 2024

Jerome Bel, Pablo Tapi, Leyton, Marco Dagostin, Marta Ciappina, Chiara Bersani, credit @MasiarPasquali
Jerome Bel, Pablo Tapi, Leyton, Marco Dagostin, Marta Ciappina, Chiara Bersani, credit @MasiarPasquali

Dal Politecnico al Piccolo Teatro passando per l'Università Cattolica e l'ADI Design Museum: eventi, conferenze e spettacoli sperimentali per "Dialoghi su Milano", iniziativa di New European Bauhaus Milano

Parlare di accessibilità come un argomento che fornisce opportunità e non solo accompagnamento, ecco la nuova chiave di lettura che dovrebbe entrare nella mentalità comune. Milano sembra essere sulla via per comprendere questo concetto, e a dimostrarlo sarebbe una tre giorni di eventi al Politecnico e non solo, che parte il 18 aprile fino al 20. L’iniziativa si chiama Dialoghi su Milano: la città come risorsa comune e consiste in una 3 giorni di eventi per affrontare il tema. Si terranno anche all’Università Cattolica, al Piccolo Teatro e all’ADI Design Museum: si discuterà lo stato attuale della Città in termini di accessibilità alle risorse materiali e immateriali. Milano è una città che fornisce e rende disponibili le risorse a tutti? Quali sono le iniziative e i progetti in atto? Come può la collaborazione tra istituzioni contribuire ai valori di sostenibilità, estetica e inclusione? Alla discussione parteciperanno le realtà che sono già parte dell’iniziativa europea New European Bauhaus a Milano (che connette i temi del Cambiamento Climatico con la vita di tutti i giorni organizzando varie iniziative per coinvolgere tutti gli europei in un cambio ottica per costruire insieme un nuovo Mondo: https://new-european-bauhaus.europa.eu/): ecco che una delle iniziative è il Festival 2024 Resources for All – Risorse per Tutti, che si svolge appunto a Milano dal 18 al 20 aprile. L’obiettivo è quello di esaminare lo stato attuale della nostra città in termini di accessibilità alle risorse tangibili e intangibili.

Il programma prevede tre giorni di attività tra cui conferenze, laboratori per bambini, spettacoli teatrali e un seminario finale aperto da una lecture dell’architetto cileno Alejandro Aravena, che si svolgono in varie sedi dei partner del NEB attivi a Milano nei settori della governance urbana, dell’università, della ricerca, dell’istruzione, della creatività, della cultura, dello spettacolo dal vivo, dell’emergenza abitativa e dell’edilizia sociale, nonché della pratica professionale. Un palinsesto coordinato dal Politecnico di Milano ricco di incontri presso il Piccolo Teatro di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’ADI Design Museum e il Politecnico di Milano.

Il Piccolo, in particolare, da domani, 17 aprile, fino al 21, presenta allo Studio Melato lo spettacolo in prima assoluta Jérôme Bel di Jérôme Bel: dal 2019 il celebre coreografo e ballerino non esegue più tournee o spettacoli in luoghi da raggiungere in aereo. È una scelta che segue ragioni ecologiche, ma che non significa non mostrare più la sua arte nel Mondo. Eco che il Piccolo Teatro ha colto l’importanza di questo inedito esperimento teatrale e lo porta in scena all’interno del Festival “Dialoghi su Milano”: solitamente quando uno spettacolo viene ospitato in un teatro la compagnia si sposta per eseguirlo dal vivo nella sede di volta in volta coinvolta. Bel, invece, crea una sorta di canovaccio che affida a una compagnia nella sede dove verrà rappresentato e lo affida al coreografo e ballerini locali.  

Marco D’Agostin, danzatore e coreografo (due volte Premio Ubu) oltre che artista associato del Piccolo, con Chiara Bersani, sono  gli affidatari del progetto milanese: “Per Bel lasciare andare i suoi lavori non è facile -ha detto D’Agostin in conferenza stampa ieri-: si sentirà tradito in certe parti, certamente, ma credo anche omaggiato dal nostro lavoro”. E non è certamente stata un’impresa semplice, anche perché nello spettacolo il coreografo francese mette in scena nientemeno che la propria vita, raccontandola attraverso la storia di tutti i suoi spettacoli. Il tema dell’accessibilità rientra proprio perché, nell’”autobiocoreografia” (come lo stesso Bel la definisce) i temi dell’Aids e della crisi climatica sono parte intima della storia della sua vita.

Ecco quindi che la vita di Bel diventa un pretesto per unire in scena ballerini di diversi danzatori e danzatrici di varia provenienza e formazione: affolleranno il palcoscenico con i loro ricordi estendendo il concetto accessibilità a come si guardano le relazioni di un individuo e il contesto in cui vive. Accessibilità, quindi, in senso culturale, economico, fisico e linguistico. L’incontro sarà accessibile grazie al servizio di interpretariato italiano/LIS. Tutte le repliche saranno sovratitolate in italiano e inglese. la recita di domenica 21 è accessibile per un pubblico cieco, ipovedente e neurodivergente grazie alla collaborazione con l’associazione Al.Di.Qua. Artists- Alternative Disability Quality Artists attraverso un’audiodescrizione poetica e un kit in linnguaggio semplificato.

INFO. Teatro Strehler – Sagrato Largo Greppi 1 Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it, www.piccoloteatro.org. Tel. 02-21126116.

ORARI. Martedì, giovedì e sabato: ore 19.30. Mercoledì e venerdì, ore 20.30. Domenica, ore 16.

PREZZI. Platea, 40 euro. Balconata, 32 euro.

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