L’arte ci allerta: varie discipline oggi riprendono “L’Urlo” di Munch, dal Teatro Out Off a Palazzo Reale fino al Festival Milanoltre. Modi diversi per esprimere la stessa (nuova) angoscia

Di Marta Calcagno Baldini

Categoria Festival

Pubblicato Settembre 14, 2024

Serena Nicoletti, credit @Milanoltre
Serena Nicoletti, credit @Milanoltre

Al Teatro Elfo Puccini parte il 24 settembre il Festival che indaga i problemi di oggi con più di 50 appuntamenti, 16 prime nazionali, oltre 20 date dedicate alle ultime generazioni, incontri, masterclass

L’urlo di Edvard Munch è un’immagine immediatamente riconoscibile e soprattutto sono chiari i riferimenti che porta con sé (paura, solitudine, fragilità, ansia). Pochi giorni fa, 10 e 11 settembre, al Teatro Out Off è stato con efficacia più volte mimato da Irene Urciuoli nello spettacolo Simona, the gangster of art (che abbiamo recensito qui Jan Fabre a Milano: 5 pezzi difficili, tra arte e cocaina – Milano a Teatro), ed è presente in una litografia d’autore del 1895, cioè firmata dallo stesso pittore norvegese, nella mostra Edward Munch. Il grido interiore, che ha aperto al pubblico oggi a Palazzo Reale, 14 settembre, fino al 26 gennaio. E lo ritroviamo anche come ispirazione per Skrik, lo spettacolo in scena al Teatro Elfo Puccini il prossimo 4 ottobre (ore 20.30) all’interno del Festival Milanoltre, di danza contemporanea, che sta per partire (24 settembre-17 ottobre) per la sua XXXVIII edizione al Teatro Elfo Puccini, al Pac Padiglione di Arte Contemporanea e in altri luoghi della città.

Adriano Bolognino, napoletano 1995, premio Danza&Danza 2022, è il coreografo che in questo lavoro in scena a Milanoltre sceglie di indagare, infatti, data l’opera ispiratrice, il tema dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo. Ben 10 interpreti per la produzione MM Contemporary Dance Company creeranno “un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni, ma per arrivare agli occhi del pubblico anche come una cascata rigeneratrice”.

Ed è questo, forse, è il segno della nuova epoca in cui viene riletta l’opera di Munch: si va oltre all’urlo, si cerca di trovare un seguito, una soluzione alla disperazione, una risposta all’ansia. Come il lavoro della gangster of art, ladra di opere d’arte di alto valore, ha come scopo quello di per sottrarle a un mercato corrotto e troppo assetato di denaro e droga, e come la mostra a Palazzo Reale legge Munch in tutto il suo percorso artistico e umano, senza fermarsi solo all’identificazione dell’artista e la sua opera con i suoi drammi giovanili, famigliari e sentimentali. Un cambiamento che potrebbe denotare esigenze diverse per la nostra epoca, o almeno così sembra voler denunciare il Festival di Milanoltre, che ha adottato come simbolo, non a caso, una spirale: “rappresenta la consapevolezza che tutto si muove verso qualcosa di nuovo”, dice Lorenzo Conti, che da quest’anno lo conduce con Rino De Pace, che lo ha ideato e diretto, finora, da solo in ogni edizione.

Si parte, martedì 24 e mercoledì 25, con L’après midi d’un faune, Bolero e Le sacre du printemps (Trilogia dell’estasi) della Compagnia Zappalà. Diretta da Roberto Zappalà, coreografo siciliano che porta a compimento, con questo spettacolo, un processo creativo durato 10 anni che mostra la difficoltà di oggi di fidarsi del prossimo e intessere relazioni durature: la creazione di un rapporto (come corteggiamento e erotismo), poi il vizio, la lussuria, e infine la persecuzione, il sacrificio.  

Visione che, giovedì 26 settembre, sempre all’Elfo Puccini, viene in qualche modo contraddetta da Meteorologia reloaded, del collettivo mk e del suo fondatore, Michele di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2024. Qui, infatti, in scena anche con gli allievi del terzo corso di Teatrodanza della Civica Scuola di Teatrodanza Paolo Grassi, si ragiona semmai sulla possibilità di coabitazione e vicinanza tra i corpi grazie alla danza.  Un Festival insomma che esamina il tempo di oggi con più di 50 appuntamenti tra focus internazionali, 16 prime nazionali, oltre 20 date dedicate alle ultime generazioni, incontri, masterclass e nuovi progetti.

Il programma vedrà anche momenti di brivido, come venerdì 28 alle 21.30 quando la performer Sati Veyrunes uscirà da un’auto fuori dal teatro Elfo Puccini lanciandosi tra il pubblico e grida “Entrate!” mentre scappa in sala sta per iniziare Hope Hunt and the Ascension into Lazarus, il pluripremiato spettacolo di Oona Doherty, coreografa irlandese Leone d’argento alla Biennale Danza 2021. Lo spettacolo decostruisce lo stereotipo della mascolinità.

La seconda settimana inizia con tre serate in prima nazionale per entrare nella poetica della pluripremiata compagnia svizzera/tedesca CocoonDance. Tre creazioni firmate da Rafaële Giovanola, ex danzatrice di William Forsythe e, dal 2021, alla guida della Compagnia che fa della sperimentazione continua e del superamento di ogni limite la propria cifra stilistica. Lunedì 30 va in scena Hybridity lavoro nel quale l’estetica classica del balletto incontra l’arte marziale del Thai Boxing per riflettere sugli immaginari e sugli stereotipi dei corpi femminili ma con toni pulsanti. Standard (martedì 1 ottobre) è una nuova riflessione sulla costruzione sociale del genere, dell’identità etnica e delle abitudini culturali, a partire dagli studi dei balli di sala in un mondo completamente “a testa in giù”. Infine, mercoledì 2 chiude il focus Chora, un’opera in movimento che crea una comunione collettiva laica tra performer e spettatori dando vita ad un manifesto ferocemente moderno e radicale per il presente. Lo spazio scenico è mutevole e il contenuto coreografico cambia nel momento in cui anche gli spettatori prendono parte ai tableaux.

La mattina del 5 ottobre alle 12.00, il Festival propone Estratti da Ballade un progetto che fa dialogare la coreografia con la decima edizione della mostra Ri-scatti, ideata e organizzata dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e da Ri-scatti ODVio, sullla memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile. L’appuntamento è accompagnato da una lecture con Stefano Tomassini e i coreografi Michele Merola e Mauro Bigonzetti.

Da venerdì 5 a mercoledì 9 il terzo ciclo in prima nazionale per le Conferenze Danzate, gli appuntamenti organizzati da MILANoLTRE tenuti da studiosi/e della danza e un cast di performer d’eccezione (Francesca Pedroni, Valeria Crippa e gli studenti dell’Accademia Susanna Beltrami celebrano la carriera di Luciana Savignano; Elisa Guzzo Vaccarino racconterà dei Balletti Russi di Sergej Djagilev, e molti altri).

Martedì 8 ottobre due ulteriori appuntamenti in prima nazionale: Salvo Lombardo, coreografo Associato, presenta Breathing Room. In una stanza metaforica la protagonista Chiara Bersani sviluppa un’attitudine all’ascolto, un esercizio alla vulnerabilità e relazionalità in grado di suggerire un atto di cura reciproco che coinvolge e attrae l’animo dello spettatore e della spettatrice, invitandolo a “riprendere fiato”. Alle 20.30 per la sezione Vetrina Italia Domani dedicata alla creatività emergente, in scena A solo in the Spotlights, spettacolo rivelazione per Vetrina Anticorpi XL del giovane milanese Vittorio Pagani che mette in discussione il suo posto sul palco, strizzando l’occhio alla stand-up comedy, al mimo e alla recitazione.

Un altro artista Associato è Manfredi Perego, insieme al Balletto Teatro di Torino, è impegnato venerdì 11 ottobre nel trittico in prima nazionale White Pages. Dedica al tempo + Dedica al Dinamismo + Dedica al silenzio che indaga le potenzialità appartenenti alle diverse età della vita e la negoziazione con corpi diversi tra idee trasmesse, stati emotivi interni e movimento. Attraverso il corpo di Lucia Nicolussi, madre settantenne dell’artista si esplora il tempo; il dinamismo è affidato alla danza instabile che proietta verso l’ignoto dei giovani danzatori del BTT e, infine, insieme a Chiara Montalbani il nuovo lavoro Dedica al silenzio.

Dal Québec, paese con il quale il Festival intrattiene importanti rapporti sin dal 1986, sabato 12 e domenica 13 ottobre alle 20.30, quasi in conclusione di questa edizione e in prima nazionale, Le Sacre de Lila di Ismaël Mouaraki e la sua compagnia Destins Croisés, ispirato dalle cerimonie Lila, celebrazioni mistiche e musicali tradizionali del Marocco che rivelano la sensibilità e la sensualità del corpo maschile. Quest’opera altamente simbolica è una celebrazione del percorso compiuto e del viaggio profondamente umano che desidera condividere oggi, a cui è valso nel 2023 Le prix du CALQ per la migliore opera coreografica prodotta in Quebec.

La conclusione di questa XXXVIII edizione è al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea giovedì 17 ottobre con un altro progetto che il Festival fa dialogare con la mostra RI-SCATTI. Il giovane Gianmaria Borzillo presenta il suo nuovissimo spettacolo in site-specific Femenine, luogo di ascolto e azione, di scoperta e di inizio, punto di solitudine ed euforia, uno spazio queer, sghembo, un microcosmo creato per e dalla musica “organica” di Julius Eastman, in cui le frasi musicali vivono all’interno di altre frasi. Completano la serata la lecture di Stefano Tomassini.

INFO. Luoghi: Teatro Elfo Puccini, C.so Buenos Aires 33;PAC, via Palestro 14;Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Gemelli

Informazioni e Prevendita: Teatro Elfo Puccini-tel. 02.00.66.06.06-wapp 333 204902-biglietteria@elfo.org

Prezzi: da € 25a €8-CARD E ABBONAMENTI: da € 110a €38.

Info e Prenotazioni On-Line:www.milanoltre.org

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